Kiev , lunedì, 1. maggio, 2017 14:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco “segue da vicino il conflitto in Ucraina”. Lo dice Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, in una intervista concessa ad una tv ucraina in cui fa il punto del conflitto in corso.
E che il Papa segua da vicino il conflitto è testimoniato dal fatto che il Papa ha menzionato esplicitamente l’Ucraina nel suo discorso Urbi et Orbi del giorno di Pasqua, mentre in Ucraina si continuano a sviluppare i progetti finanziati con l’iniziatva “una colletta straordinaria per l’Ucraina”.
Per l’arcivescovo Shevchuk “la responsabilità della Chiesa nelle circostanze odierne è quella di fornire al nostro popolo, in un momento così difficile e impegnativo, degli orientamenti di vita e di aiutarlo a vedere una prospettiva a lungo termine”.
Spiega capo della Chiesa Greco Cattolico Ucraina: “La Chiesa non vive per soddisfare se stessa. La Chiesa non è un obiettivo in sé. La Chiesa come comunità dei credenti è sempre una via, un mediatore, un’opportunità e una possibilità. Quindi, penso che proprio quelle persone, che oggi nella loro vita applicano i principi di libertà e di responsabilità, stiano davanti a una grande sfida di dover costruire la società ucraina sulle solide fondamenta della Verità Divina. Tuttavia, credo che ci sia anche un altro compito sociale della Chiesa”.
E ricorda che in Ucraina “sono state avviate numerose buone azioni e iniziative, tanti progetti validi”, e che la Chiesa è chiamata ad essere “un catalizzatore del cambiamento, del rinnovamento, una fonte di speranza che dica che l’Ucraina c’è e che l’Ucraina ci sarà”.