Astana , mercoledì, 16. novembre, 2016 15:00 (ACI Stampa).
Un padiglione tutto dedicato all’energia, seguendo i contributi del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ma soprattutto l’enciclica Laudato Si di Papa Francesco, che si dedica molto all’uso di fonti di energia rinnovabile. Ma, soprattutto, un padiglione dedicato all’energia spirituale. Un padiglione che riprende il “theme paper” presentato dal Cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ad Astana, in Kazakistan, proprio mentre gli Stati parte si riuniscono nella COP22 per discutere l’accordo sul clima, in cui la questione energetica è uno dei temi principali.
Dopo l’esperienza all’Expo di Milano sul cibo (ma anche quello dell’Expo sull’acqua di Saragozza nel 2008), la Santa Sede è stata chiamata a tenere un padiglione anche nell’Expo sull’energia in Kazakistan, l’anno prossimo. Il tema è “l’Energia del futuro” con sottotilo “Energia per tutti”, e la Santa Sede dedica il suo padiglione all’ “Energia per il bene comune. Prendersi cura della Casa comune”.
Saranno quattro i passaggi offerti dal padiglione: l’energia all’origine dell’uomo, ovvero l’energia che nasce dal Big Bang, che è anche l’inizio della creazione di Dio. Una creazione che nasce dall’amore. Quindi, l’energia che gli uomini hanno tra le mani e il modo in cui usare l’energia in maniera umana. Infine, l’energia dentro di noi, che si delinea nei percorsi timore, preghiera e meditazione.
Non c’è solo questo, ma anche una “opera di misericordia” della Santa Sede, ovvero un progetto in un’aerea colpita da disastri.
Ma quale l’obiettivo del padiglione vaticano? Prima di tutto, di porre i problemi dell’energia dentro una cornice etica universale, cercando di comprendere in che modo l’energia può veramente servire il bene comune.