Città del Vaticano , martedì, 17. gennaio, 2017 15:00 (ACI Stampa).
La settimana di preghiera per la unità dei cristiani in questo 2017 guarda ovviamente a quell’evento che 500 anni fa creò la divisione. “Un tema controverso lungo tutta la storia delle relazioni tra le chiese in Germania, e fino ai nostri giorni. La Chiesa Evangelica di Germania (EKD) ha cominciato a programmarlo dal 2008, focalizzando ogni anno un aspetto particolare della Riforma, ad esempio, la Riforma e la politica, la Riforma e la formazione. L’EKD ha anche invitato i partners ecumenici, a vari livelli, perché contribuissero a commemorare l’evento del 2017” come si legge nel testo di sussidio per la celebrazione di quest’anno.
Al centro della riflessione quest’anno ci sarà Cristo stesso e “la Commissione luterano-cattolica sull’unità ha lavorato instancabilmente per giungere ad una comprensione comune della commemorazione” e il “tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani di quest’anno è appunto :“L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione” (cfr. 2 Cor 5, 14-20).
Le chiese in Germania hanno messo in calendario diverse iniziative, e per questo il “Consiglio delle chiese in Germania (ACK), su invito del Consiglio ecumenico delle chiese, ha accettato l’incarico di redigere il testo del materiale per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani del 2017. Una Commissione composta da dieci rappresentanti di diverse chiese si è riunita tre volte nel biennio 2014-2015 per stilare il testo. Un’attenzione particolare è stata posta sulla preparazione del testo per la comune liturgia della Settimana. Il materiale intende servire lo scopo generale della Settimana di preghiera, e allo stesso tempo commemorare la Riforma luterana”.
Un processo che è iniziato nel 2014 e Il testo biblico scelto enfatizza “che la riconciliazione è un dono che viene da Dio, inteso per l’intera creazione. “Dio ha riconciliato il mondo con sé per mezzo di Cristo: perdona agli uomini i loro peccati e ha affidato a noi l’annunzio della riconciliazione” (v.19). Quale risultato dell’azione di Dio, la persona, che è stata riconciliata in Cristo, è chiamata a sua volta a proclamare questa riconciliazione in parole e opere: “L’amore di Cristo ci spinge”. “Quindi, noi siamo ambasciatori inviati da Cristo, ed è come se Dio stesso esortasse per mezzo nostro. Vi supplichiamo da parte di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio” (v.20). Il testo sottolinea che questa riconciliazione non è senza sacrificio. Gesù ha dato la sua vita; è morto per tutti. Gli ambasciatori di riconciliazione, similmente, sono chiamati, nel suo nome, a dare la loro vita. Essi non vivono più per loro stessi; essi vivono per Colui che è morto per loro”.
Negli otto giorni della celebrazione si parla di Cristo e della sua “novità”: Uno morì per tutti, Vivere non più per se stessi, Non considerare più nessuno con i criteri di questo mondo, Le cose vecchie sono passate, Tutto è diventato nuovo, Dio ha riconciliato il mondo con sé, L’annunzio della riconciliazione, Riconciliàti con Dio.