Città del Vaticano , martedì, 6. febbraio, 2018 12:05 (ACI Stampa).
E’ una frase del Vangelo di Matteo che quest’anno ispira Papa Francesco alla sua riflessione per la Quaresima: Per il dilagare dell’iniquità l’amore di molti si raffredderà”.
Iniquità e amore uno di fronte all’altro come eterna lotta tra bene e male.
E’ Gesù, scrive il Papa, che ai discepoli spiega che “di fronte ad eventi dolorosi, alcuni falsi profeti inganneranno molti, tanto da minacciare di spegnere nei cuori la carità che è il centro di tutto il Vangelo. Ascoltiamo questo brano e chiediamoci: quali forme assumono i falsi profeti?”
Lusinghe di pochi istanti di piacere “che viene scambiato per felicità”. Il Papa stila un elenco: “Quanti uomini e donne vivono come incantati dall’illusione del denaro, che li rende in realtà schiavi del profitto o di interessi meschini! Quanti vivono pensando di bastare a sé stessi e cadono preda della solitudine! Altri falsi profeti sono quei “ciarlatani” che offrono soluzioni semplici e immediate alle sofferenze, rimedi che si rivelano però completamente inefficaci: a quanti giovani è offerto il falso rimedio della droga, di relazioni “usa e getta”, di guadagni facili ma disonesti!
Quanti ancora sono irretiti in una vita completamente virtuale, in cui i rapporti sembrano più semplici e veloci per rivelarsi poi drammaticamente privi di senso! Questi truffatori, che offrono cose senza valore, tolgono invece ciò che è più prezioso come la dignità, la libertà e la capacità di amare. E’ l’inganno della vanità, che ci porta a fare la figura dei pavoni… per cadere poi nel ridicolo; e dal ridicolo non si torna indietro”.