Città del Vaticano , domenica, 15. aprile, 2018 12:12 (ACI Stampa).
Papa Francesco, atto di accusa alla comunità internazionale. “Nonostante gli strumenti a disposizione della comunità internazionale – sottolinea il pontefice al termine del Regina Coeli – si fatica a concordare un’azione comune in favore della pace in Siria e in altre regioni del mondo”.
Le parole del Papa arrivano al termine del Regina Coeli, la preghiera mariana che sostituisce l’Angelus durante il tempo di Pasqua.
Sono saluti densi di temi, quelli di Papa Francesco: si ricorda la beatificazione di Lucien Boatovasoa in Madagascar, si prega per le famiglie dei tre uomini rapiti alla fine di marzo al confine tra Ecuador e Colombia, si prega per la vicenda del piccolo Alfie Evans, condannato a morte dalla decisione dei giudici di staccargli i supporti vitali, ma anche per quella di quanti sono nella stessa situazione. E si guarda alla situazione in Siria.
Ha sottolineato Papa Francesco: “Mentre prego incessantemente per la pace e invito tutte le persone di buona volontà a continuare a fare altrettanto, mi appello nuovamente a tutti i responsabili politici, perché prevalgano la giustizia e la pace”.
Papa Francesco ha avuto una conversazione telefonica con il Patriarca di Mosca Kirill il 14 aprile. La notizia della telefonata è stata data dal sito ufficiale del Patriarcato di Mosca (mospat.ru), ed è parte di un giro di telefonate del Patriarca, che ha coinvolto anche il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, Teodoro di Alessandria, Giovanni di Antiochia e Teofilo di Gerusalemme – vale a dire, i Patriarchi ortodossi in Medio Oriente.