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Papa Francesco annuncia: un sinodo per la regione panamazzonica nel 2019

Papa Francesco | Papa Francesco durante la Messa per le canonizzazioni, Piazza San Pietro, 15 ottobre 2017 | Daniel Ibanez / ACI Group Papa Francesco | Papa Francesco durante la Messa per le canonizzazioni, Piazza San Pietro, 15 ottobre 2017 | Daniel Ibanez / ACI Group

Un sinodo speciale per la Regione Panamazonica ad ottobre 2019: lo annuncia Papa Francesco prima dell’Angelus al termine della messa durante la quale ha canonizzato 35 nuovi santi, tra cui coloro che sono definiti i protomartiri del continente americano.

Il Sinodo, afferma il Papa, ha lo “scopo principale” di “individuare nuove strade per l’evangelizzazione di quella porzione di popolo di Dio, specialmente degli indigeni, spesso dimenticati e senza la prospettiva di un avvenire sereno, anche a causa della crisi della foresta amazzonica, polmone di capitale importanza per il nostro pianeta”. 

Si tratta della Prima Assemblea Sinodale Speciale per la Regione Panamazzonica.

In passato, ci sono state due assemblee speciali dedicate a singole nazioni: quella per i Paesi Bassi nel 1980 e quella per il Libano nel 1995.

Poi, varie assemblee continentali: due per l'Africa (nel 1994 e nel 2009), due per l’Europa (nel 1991 e nel 1999), e una ciascuna per America (nel 1997), Oceania (1998) e Asia (1998). Nel 2010 si tenne una assemblea speciale per il Medio Oriente.

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In tutto, dalla sua istituzione nel 1967 il Sinodo dei vescovi ha tenuto 14 assemblee ordinarie e tre straordinarie. La prossima assemblea ordinaria, prevista per il 2018, sarà dedicata ai giovani

I due temi della condizione degli indigeni e dell'ecologia, che saranno centrali nell'Assemblea speciale del 2019, sono stati molto sviluppati da Papa Francesco nel suo pontificato, e si ritrovano anche nell'enciclica Laudato Si. 

Alle condizioni degli indigeni sono stati dedicati anche alcuni degli ultimi interventi della Santa Sede presso le Nazioni Unite. Tra i tanti interventi del Papa in favore dei popoli indigeni, anche un incontro prima dell'udienza generale dello scorso 15 febbraio, quando ne incontrò i rappresentanti presenti a Roma in occasione della 40° Sessione del Consiglio dei Governatori del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD).

L’idea di un sinodo per l’Amazzonia era stata preannunciata da Papa Francesco incontrando i vescovi dell’Ecuador in visita ad limina lo scorso 25 settembre. Una idea che il Papa non aveva nascosto ai vescovi peruviani in visita ad limina lo scorso maggio, come aveva raccontato Salvador Piñeiro García-Calderón, arcivescovo metropolita di Ayacucho e presidente dei vescovi peruviani, intervistato dall’Osservatore Romano in occasione della visita ad Limina.

Il Papa ha toccato parte della regione amazzonica  anche nel suo recente viaggio in Colombia. E il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace promosse, nel marzo 2015, la REPAM (Red Ecclesiale Panamazzonica) con l’obiettivo di mettere di fronte a un tavolo non solo i Paesi che subiscono le conseguenze dello sfruttamento dell’Amazzonia, ma anche quelli che invece – con la loro potenza finanziaria – creano il problema.

Prima dell'Angelus, il Papa ha ricordato anchela Giornata del Rifiuto della Miseria, in programma domani, perché "la miseria non è una fatalità: ha delle cause che vanno riconosciute e rimosse". 

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