Città del Vaticano , giovedì, 14. settembre, 2017 12:08 (ACI Stampa).
Papa Francesco continua a riempire le caselle “vacanti” delle diocesi italiane, e nomina don Rocco Pennacchio arcivescovo di Fermo e monsignor Giacomo Cirulli vescovo di Teano-Calvi. Ma guarda anche alla Chiesa di Polonia, dando un nuovo vescovo alla difficile e secolarizzata arcidiocesi di Lodz dopo aver scelto il precedente vescovo, Marek Jedraszewski, come arcivescovo di Cracovia, e inviando un coadiutore nella diocesi di Warszawa-Praga, per assistere ed eventualmente succedere all’attuale vescovo Henryk Hoser, ormai anziano, che è stato inviato speciale del Papa a Medjugorje.
Si aggiunge a queste quattro nomine, la scelta del nuovo sottosegretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, don Matteo Visioli, finora Vicario Episcopale per la Pastorale della Diocesi di Parma.
Due vescovi di prima nomina per le diocesi italiane. Va a guidare l'arcidiocesi di Fermo Don Rocco Pennacchio, lucano di Matera, dove è parroco nella parrocchia di San Pio X, ha avuto una vocazione adulta (è nato nel 1963, è stato ordinato sacerdote nel 1998), dopo aver lavorato come bancario. Da fine settembre 2011 a dicembre 2016 ha ricoperto l’incarico di economo generale della CEI. È stato un sostenitore del Progetto Policoro, il progetto della Conferenza Episcopale Italiana che mira ad aiutare i giovani disoccupati tramite la formazione e la formazione di piccole cooperative di impresa.
“Non siamo i padroni del denaro che ci troviamo a gestire – ha detto in un convegno – ma siamo i suoi custodi perché sia messo a frutto. E questo non solo badando al risultato, ma anche al senso di quel che facciamo e ai suoi destinatari”.
Monsignor Giacomo Cirulli, pugliese del clero di Cerignola-Ascoli Satriano dove era vicario generale, è invece il nuovo vescovo della diocesi di Teano-Calvi. Laureato in medicina e chirurgia nel 1981, sacerdote dal 1982, ha avuto vari incarichi in Caritas (anche quello di presidente della Caritas regionale), nonché quello di vicario episcopale per i ministeri e la formazione permanente del clero e presidente del Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo Solimine in Cerignola, ed è stato anche rettore del seminario diocesano.