Roma , martedì, 14. novembre, 2017 16:00 (ACI Stampa).
“Ogni momento è un dono”. Lo ripete Domenico Mangano, la sera del 21 dicembre 2001. Quella notte, dopo 63 anni d’infaticabile e intenso impegno nel lavoro, in politica e nel sociale, conclude la sua vita terrena. Adesso, chi lo ha conosciuto e in primis il Movimento dei Focolari, che Domenico aveva abbracciato nel 1974, sta portando avanti la causa per il suo processo di beatificazione. Domenico è stato definito da tutti un cittadino attivo e pieno di risorse, un laico impegnato e combattivo, un politico focoso e pungente e infine un cristiano autentico e ricco di fede. ACI Stampa ha incontrato il postulatore della causa di beatificazione di Mangano, il dottor Waldery Hilgeman.
Dottor Hilgeman, chi è Domenico Mangano?
Domenico è un uomo semplice: un laico, un padre di famiglia, un politico locale che ha incarnato il carisma dell’Unità. Lui ha sempre cercato di essere quel lievito sociale che ci indica Papa Francesco. Domenico ha cercato di portare la sua anima imbevuta di Dio nel contesto sociale dove viveva e lavorava. Ha avuto una vita molto attiva, era marito, papà di tre figli ed era un impiegato, lavorava all’INPS…
Che cosa ha fatto di diverso e di più rispetto agli altri?
Animato dal carisma di Dio, Mangano ha capito che poteva fare qualcosa di più, qualcosa di straordinariamente semplice, come quello di creare un rapporto speciale con le persone che riconosceva tutte come creature di Dio. Questo colpiva, seminava….lui incarnava il carisma dell’unità immerso nel sociale.