Bruxelles , venerdì, 18. dicembre, 2015 14:00 (ACI Stampa).
No alla maternità surrogata. La netta presa di posizione viene dal Parlamento Europeo, che ha condannato la pratica della “surrogacy” nella sessione del 17 dicembre. La sessione riguardava l’adozione della “Relazione Annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo, e la politica dell’Unione in materia” e si riferiva al 2014. Nella relazione, una presa di posizione durissima contro la maternità surrogata, che si consiglia venga vietata e tratta come una questione di urgenza in materia di diritti umani.
Per maternità surrogata si intende la pratica per cui una donna porti avanti una gravidanza per conto di una persona e di una coppia sterile, alla quale si impegna di consegnare il bambino. La fecondazione può essere effettuata con seme e ovuli sia della coppia sterile che di donatori e di donatrici attraverso una fecondazione in vitro. Nel mondo, la maternità surrogata è attualmente permessa in Russia, India, Canada e otto Stati degli Stati Uniti.
L’adozione della relazione da parte del Parlamento Europeo rappresenta un momento focale del dibattito. Non lo chiuderà, ma sarà una presa di posizione dalla quale sarà difficile prescindere.
Al punto 114 della relazione approvata si legge che “la maternità surrogata mina la dignità umana della donna a partire dal suo corpo e le sue funzioni riproduttive sono utilizzate come una merce”, e che per questo motivo “il Parlamento Europeo ritiene che la pratica della maternità surrogata gestionale che coinvolge lo sfruttamento riproduttivo e l’uso del corpo umano a scopo di involucro o altro, in particolare nel caso di donne in situazioni di fragilità nei paesi in via di sviluppo, sia vietata e trattata come una questione d’urgenza in materia di diritti umani.”
Negli Stati dell’Unione Europea, la maternità surrogata non è permessa, ma il dibattito è molto vivo. Anche perché è permessa in Russia, che non è parte dell’Unione Europea, ma parte del Consiglio d’Europa. In questi giorni si discute alla Grande Chambre della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo il caso Paradiso-Campanella, un caso di maternità surrogata praticata in Russia.