Città del Vaticano , martedì, 10. maggio, 2016 10:47 (ACI Stampa).
Li chiamano “pavoniani" ma in realtà si chiamano Figli di Maria Immacolata, ma il loro fondatore è stato Ludovico Pavoni. Beato dal 2002 ora diventa santo ed è stato uno dei santi “educatori” vissuto negli anni che dal 1700 portano all’ ‘800.
catechista per i ragazzi più poveri, segretario del vescovo di Brescia, ha sempre curato la vita dell’ oratorio ma solo nel 1818 fonda un istituto, il "Pio Istituto S. Barnaba", per giovani poveri o abbandonati, con una sezione per sordomuti.
Il suo metodo educativo verrà poi sviluppato da Don Bosco, si basa sulla creazione di scuole professionali e sull’apostolato attraverso i mezzi di comunicazione, e anticipa la Rerum novarum. I pavoniani oggi sono una famiglia formata da, fratelli sacerdoti laici, che insieme si consacrano a Dio e si impegnano a tenere vivo il carisma di Lodovico Pavoni, la Congregazione ha come scopo fondamentale l’assistenza, l’educazione e la formazione scolastica e professionale dei ragazzi e dei giovani in situazione di disagio sociale e dei non udenti. Fondamentale l’apostolato dell’editoria e della stampa (Editrice Ancora) ed il ministero pastorale.
E’ il 1849 quando Pavoni muore a Brescia mentre cerca di salvare i suoi ragazzi che partecipano all'insurrezione contro gli austriaci.
Quando Giovanni Paolo II lo beatificò volle ricordare le sue “originali intuizioni apostoliche e coraggiose azioni innovatrici”.