Parigi , mercoledì, 11. gennaio, 2017 10:00 (ACI Stampa).
L’Europa è cristiana, e i cristiani sono in dialogo: è questo il messaggio che viene dal Quinto Forum Europeo Cattolico-Ortodosso. Si tiene a Parigi dal 9 al 12 gennaio, ed è stato aperto dai discorsi del metropolita Emmanuel e del Cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi.
Sono discorsi che rivendicano entrambi il ruolo importante che giocano le religioni nella società, e il cristianesimo in particolare nel forgiare la società europea. Dice il Cardinale Vingt-Trois: “Il ventesimo secolo è stato profondamente marcato dall’ambizione di proporre le nuove forme di salvezza all’umanità, sia attraverso un messianismo economico politico, sia attraverso la promessa di una vita eterna grazie ai progressi delle scienze e della tecnica, e sia ancora attraverso la supremazia razziale”.
Programmi illusori – sottolinea l’arcivescovo di Parigi – che purtroppo hanno avuto un “effetto sulla popolazione”, provata dai “mortiferi effetti di due guerre mondiali, dei campi di concentramento, dello sterminio di popoli interi e delle carestie organizzati”. E le Chiese, “più di ogni altro”, sono vittime “delle persecuzioni e delle dittature e sono portate a testimonianza di martirio con il sangue”, mentre i popoli “misurano i frutti amari delle dittature dei poteri finanziari che si fanno forza del sangue dei poveri ridotti a una forza di schiavitù economica”.
Ecco l’altra faccia della civilizzazione, denuncia il Cardinale Vingt-Trois, che viene coperta con “promesse di progressi tecnologici” che lasciano a tutti l’illusione di “un futuro radioso”. Eppure le religioni guadagnano sempre più interesse, che in questa situazione c’è “ancora una opportunità di annunciare il Vangelo di Cristo”, cercando di stare attenti a far sì che niente della predicazione possa essere interpretato con irrazionalità e fanatismo violento.
Per questo – aggiunge Vingt-Trois – cattolici e ortodossi discutono insieme su “come contribuire a sviluppare il rispetto della persona umana e la libertà di coscienza” di fronte a “movimenti terroristici che utilizzano forme di linguaggio religioso” per “infuocare gli animi”.