Città del Vaticano , domenica, 23. luglio, 2017 12:11 (ACI Stampa).
Papa Francesco, lo sguardo a Gerusalemme. Mentre le tensioni nella capitale non si placano, il Papa, al termine dell’Angelus, sottolinea di “seguire con trepidazione le gravi tensioni e violenze di questi giorni e Gerusalemme” ed esprime “un accorato appello alla moderazione e al dialogo”.
Due giorni fa, due poliziotti israeliani e tre palestinesi sono stati uccisi negli scontri durante le proteste per la decisione del governo israeliano di limitare l’accesso alla Spianata delle Moschee esclusivamente alle persone con più di 50 anni di età. A quegli scontri è seguita una situazione tesa, che continua. Ad oggi, sono cinque le vittime palestinesi delle proteste, ma al bilancio vanno aggiunti anche tre israeliani accoltellati a Neve Tsuf, nei pressi di Ramallah.
Il Papa invita tutti ad unirsi nella preghiera “affinché il Signore ispiri a tutti propositi di riconciliazione e di pace”.
L’appello del Papa arriva al termine dell’Angelus dedicato alla parabola del grano buono e della zizzania, Vangelo del giorno, in un assolato mezzogiorno romano di fine luglio.
Il Papa ripercorre il brano del Vangelo, ricorda che i servi vorrebbero strappare la zizzania, mentre il padrone invita a far crescere insieme grano e zizzania, per poi separarli dopo. Il padrone – dice il Papa – è “preoccupato soprattutto della salvezza del grano”, sa che sradicare la zizzania porterebbe a sradicare anche il grano.