Roma , mercoledì, 9. novembre, 2016 16:00 (ACI Stampa).
Era il 1858 e Papa Pio IX, a vent’anni dalla nascita della prima ferrovia in Italia, la Napoli Portici, aveva intuito il ruolo fondamentale che avrebbe avuto la rete ferroviaria per lo sviluppo della nazione: Sin dall’inizio del suo pontificato diede il via alla costruzione di alcune linee ferrate, che collegarono Roma con i principali centri dello Stato Pontificio.
L’inaugurazione della prima linea, la Roma – Frascati (linea Pio - Latina), avvenne il 7 luglio 1856: il percorso di 19 km era coperto in poco più di mezz'ora. Seguirono nel 1859 la linea Roma - Civitavecchia (Pio-Centrale), lunga 73 km e nel 1862 la linea Roma - Velletri - Ceprano.
Ma proprio nel 1958 si compie il viaggio inaugurale di tre vagoni che compongono il treno papale commissionati dalle Società “Pio Centrale” e “Pio Latina” ad aziende francesi per farne dono al Pontefice. Il viaggio fu compiuto da Pio IX il 3 luglio 1859: dalla stazione di Porta Maggiore, allora capolinea delle linee ferroviarie pontificie, il treno raggiunse la stazione di Cecchina (Albano).
Il treno di Pio IX oggi è in mostra al Museo della Centrale Montemartini che gli dedica una sala: la Sala del Treno di Pio IX che arricchisce l’esposizione museale con l’apertura al pubblico per iniziativa dell’Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
Complessi lavori di ristrutturazione hanno reso possibile l’adeguamento della Sala Caldaie n. 2 della Centrale Montemartini quale sede espositiva permanente delle carrozze del treno papale, già conservate nel Museo di Roma a Palazzo Braschi.