Città del Vaticano , mercoledì, 10. giugno, 2015 20:20 (ACI Stampa).
Il presidente russo Vladimir Putin ha varcato i confini dello Stato della Città del Vaticano alle 18.08, con quasi 70 minuti di ritardo rispetto al previsto. Ad accogliere il leader del Cremlino nel Cortile di San Damaso c’era, come da protocollo, il Prefetto della Casa Pontificia, l’Arcivescovo Georg Ganswein.
Il Papa e Putin si sono salutati in tedesco e il colloquio privato, alla presenza di due interpreti, è durato dalle 18.15 alle 19.10. Il presidente russo ha varcato per primo la soglia della Biblioteca privata del Papa.
Al termine del colloquio a porte chiuse lo scambio dei doni. Putin ha donato al Pontefice un arazzo in filo d’oro raffigurante la Chiesa di San Salvatore “distrutta dai sovietici – ha precisato – ed ora ricostruita”. Francesco ha donato la medaglia dell’Angelo della Pace “che vince tutte le guerre e parla della solidarietà tra i popoli”. Poi ha consegnato a Putin una copia della Evangelii Gaudium “che ha tante riflessioni umane, religiose, geopolitiche e sociali”.
Francesco e il presidente russo si sono salutati intorno alle 19.10. “E’ stato un onore e un piacere incontrarla”, le ultime parole del leader del Cremlino.
In un comunicato diffuso da Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, si precisa che il colloquio “ampio e costruttivo” ha affrontato come temi principali la situazione in Medio Oriente la crisi ucraina.