Roma , domenica, 21. maggio, 2017 18:28 (ACI Stampa).
Papa Francesco prosegue le sue visite pastorali nelle parrocchie romane. Oggi pomeriggio è stata la volta di San Pier Damiani a Casal Bernocchi nel settore sud, sede titolare del Cardinale Vicario Agostino Vallini che ha accolto il Papa insieme al Vescovo ausiliare Paolo Lojudice.
Prima della Messa il Papa ha incontrato bambini e ragazzi della parrocchia. “Come posso aiutare Gesù - ha chiesto il Pontefice - a salvare il mondo? Con la preghiera, rispettando gli altri, papà, mamma, i nonni, chi non conosco, i senzatetto, tutti vanno rispettati. Devo rispettare anche chi non mi vuole bene o che mi ha fatto del male. Non devo dare uno schiaffo a chi mi ha fatto male. Non si possono fare telefonate alla mafia per fare del male, non si possono fare accordi con la mafia. La gioia aiuta Gesù a salvare il mondo”.
“Quando ero piccolo - ha ricordato - giocavo a calcio, ma non ero bravo… ero un patadura, una gamba dura, per questo facevo il portiere: per non muovermi. Come ho capito la vocazione? Ognuno ha un posto nella vita. ha un strada. La maggioranza come i vostri genitori che fanno una bella famiglia. Io ero in famiglia, 5 fratelli, eravamo felici. A quel tempo c’era il lavoro. Giocavamo, una volta facemmo un concorso per fare i paracadutisti. Abbiamo preso l’ombrello, siamo andati sul terrazzo e un fratello si è buttato: si è salvato per poco eh… Papà e mamma ci aiutavano ed eravamo felici. e’ molto bello essere sposati: avere una famiglia, avere nonni e zii… è una grazia. I genitori si sacrificano ed è bello, è una bella vocazione. Ma anche fare il prete lo è. Io un giorno ho sentito - avevo 16 anni - che il Signore voleva che diventassi prete. Eccomi, sono prete. Si sente nel cuore quando il Signore vuole che si vada avanti sulla strada del sacerdozio”.
“Abbiamo sentito - ha detto poi il Papa nell’omelia - come Gesù si congeda dai suoi, chiede loro di osservare i comandamenti e promette l’invio dello Spirito Santo. Lo Spirito della verità. E’ in ognuno di noi. E noi lo abbiamo ricevuto nel Battesimo, da Gesù e dal Padre. L’apostolo ci dice di custodire lo Spirito Santo, dice di non rattristarlo. Siate consci che avete dentro Dio stesso, che ti accompagna e che ti aiuta a non sbagliare. Che ti aiuta a non scivolare nella tentazione. E’ l’avvocato che ti difende dal maligno. Questo Spirito è quello che Pietro dice che ci aiuterà ad adorare Cristo nei nostri cuori. Con la preghiera e lasciando sentire la ispirazione dello Spirito Santo. E’ Lui che ci dice cosa è buono… ci porta avanti e quando ci chiedono spiegazioni rispondiamo con dolcezza e rispetto. Qui voglio fermarmi. Il linguaggio dei cristiani che custodiscono lo Spirito Santo è speciale: non devono parlare in latino… è il linguaggio della dolcezza e del rispetto. Questo può aiutarci a pensare come è il nostro atteggiamento. E’ dolce o iracondo? O amaro? E’ brutto vedere quelle persone che si dicono cristiane ma sono piene di amarezza. La Chiesa chiama lo Spirito come dolce ospite dell’animo. E rispetto. Sempre rispetta gli altri. Ci insegna a rispettare gli altri. Il diavolo che sa come indebolirci farà di tutto perché il nostro linguaggio non sia rispettoso e dolce, anche dentro le comunità cristiane. Quanta gente si avvicina in parrocchia cercando pace e rispetto e incontra lotte interne tra i fedeli. Invece della dolcezza, incontra chiacchiere, maldicenze, concorrenze… Incontra quell’aria non di incenso ma di chiacchiera e poi cosa dice? Preferisco rimanere pagano e va via deluso. Con questo linguaggio di ambizione e gelosia allontaniamo la gente e non lasciamo lavorare lo Spirito. A me piace tornare su questo argomento. Questo è il peccato più comune delle nostre comunità. Vi farà bene guardare come una comunità cristiana non custodisce lo Spirito. Come il serpente ai piedi della Madonna. Con una lingua lunga così. Noi dobbiamo custodire lo Spirito Santo e non parlare come il diavolo ci insegna. Scusatemi se torno sempre su questo, ma è il nemico che distrugge le nostre comunità: il chiacchiericcio. La Madonna ha custodito lo Spirito Santo e l’ha fatta mamma del Figlio di Dio. Non gettiamoci pietre tra noi, e il diavolo si diverte: chiediamo questa grazia, custodire lo Spirito Santo che è in noi. Non rattristarlo e che il nostro atteggiamento sia di dolcezza e di rispetto. Lo Spirito Santo agisce così!”.