Kiev , lunedì, 5. giugno, 2017 12:12 (ACI Stampa).
Papa Francesco ricorda nuovamente - nel giorno delle sue esequie - il Cardinale Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore emerito di Kyiv-Halyč, morto il 31 maggio scorso.
In una lettera all' Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyč Sviatoslav Shevchuk, il Pontefice ricorda l'enorme numero di persone che ha reso omaggio alla salma del porporato "segno eloquente di quello che egli è stato: una tra le autorità morali più alte e rispettate negli ultimi decenni del popolo ucraino".
Il Cardinale Husar è stato "padre e guida spirituale per l’intera Chiesa greco-cattolica, che egli raccolse dall’eredità delle catacombe nelle quali era stata costretta dalla persecuzione, e alla quale ridiede non solo le strutture ecclesiastiche, ma soprattutto la gioia della propria storia, fondata sulla fede attraverso e oltre ogni sofferenza".
Husar - ricorda ancora il Papa - si è dimostrato "maestro di sapienza: il suo parlare era semplice, comprensibile a tutti, ma molto profondo. La sua era la sapienza del Vangelo, era il pane della Parola di Dio spezzato per i semplici, per i sofferenti, per tutti quelli che cercavano dignità. Le sue esortazioni erano dolci, ma anche molto esigenti per tutti. Per tutti pregava incessantemente, sentendo che questo era il suo nuovo dovere".
"Mi commuove pensare - conclude Francesco - che oggi per tutta l’Ucraina lo si pianga. Grato per questa presenza unica, religiosa e sociale nella storia dell’Ucraina, vi invito ad esserne fedeli al costante insegnamento e al totale abbandono alla Provvidenza. Continuate a sentire il suo sorriso e la sua carezza".