Monreale (PA) , martedì, 2. maggio, 2017 14:00 (ACI Stampa).
È con una celebrazione tenutasi lo scorso 26 aprile che il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha inaugurato l’anno Giubilare del Duomo di Monreale. Un Duomo che porta con sé 750 anni di storia.
La cattedrale fu infatti consacrata il 25 aprile del 1267, anche allora primo lunedì dopo l’ottava di Pasqua, dal Cardinale Rodolfo di Chevrires, vescovo di Albano e legato apostolico, ma la riccorrenza della dedicazione fu spostat al 26 aprile, per la coincidenza con la festa liturgica di San Marco.
Dedicata alla Madonna, la Cattedrale di Monreale impressiona per le straordinarie opera musive, che raccontano la storia della salvezza e sono un inno alla misericordia. È un Duomo destinato a celebrare il passaggio dalle tenebre alla luce, il cui ingresso è ad occidente e l’altare ad oriente, a simboleggiare il fatto che la liturgia ti porta verso la luce.
E la straordinaria opera d’arte del duomo di Monreale parla – dice il Cardinale Bagnasco – del mistero di Dio, mentre “la cultura oggi ha perso il senso del mistero di Dio, e così è diventata preda di segreti e misteri che, pur vuoti e ingannevoli, suggestionano. La storia testimonia che quando l’uomo si dichiara non credentediventa credulone, facile preda di ogni superstizione e bugia”.
Nell’omelia, il Cardinale Bagnasco ha ricordato che il fascino del Duomo “non cessa di stupire il mondo: entrare nella chiesa ed esserne rapiti è una cosa sola”. Viene l’istinto di “cadere in ginocchio, non perché schiacciati, ma perché abbraccciati da una sovrumana bellezza che sentiamo non essere nelle nostre mani, e che tuttavia avvertiamo come la nostra casa”.