Tbilisi , lunedì, 10. ottobre, 2016 14:00 (ACI Stampa).
Raccontano che il vescovo vada personalmente lì, la domenica, dopo aver terminato le funzioni domenicali, per lavorare personalmente la terra. Ma da quel piccolo terreno comprato a Zerovani sta diventando qualcosa di più grande. Ed ha una storia che è tutta inclusa nel particolare dono che i padri camilliani hanno fatto a Papa Francesco al termine dell’incontro con le opere di carità della Georgia proprio nel Centro Camilliano.
Il dono consisteva in una bottiglia di vino georgiano e due barattoli di marmellata, prodotti proprio nella tenuta del vescovo. Sono stati confezionati nel Centro Disabili che i Camilliani hanno stabilito dietro l’ospedale dal 2002, dove c’è un laboratorio d’arte che è in realtà un laboratorio di inclusione e di sviluppo umano
Il vescovo in questione è Giuseppe Pasotto, amministratore apostolico dei cattolici del Caucaso. Viene dal veronese, ha la passione del vino e della coltivazione. Ma ha trasformato questa passione in qualcosa che crea sviluppo alle attività della sua chiesa.
“A Zerovani – racconta il vescovo Pasotto - abbiamo una casa che è un po’ il nostro centro per ritiri e incontri: prima non avevamo niente. Vicino questo centro c’è un’altra casetta dove da anni alcuni giovani che sono in mezzo la strada possono vivere per un anno, e lì in un anno, con qualche volontario, imparano un lavoro agricolo, sia che si tratti delle serre che dell’uva”.
Nasce così un progetto che combina la passione del vescovo con la dottrina sociale. “A me - continua il vescovo Pasotto - è sempre piaciuto il lavoro dei campi. Ho voluto continuare un po’ e spesso il mattino d’estate vado dalle 7 alle 9 e mezza a lavorare con loro:” Tra le cose che si producono a Zerovani c’è il vino, perché “serve per la Messa, per le comunità e serve anche per venderlo perché devono mantenersi”.