Bratislava , sabato, 30. settembre, 2017 14:00 (ACI Stampa).
E’ un invito soprattutto per i giovani la beatificazione di don Titus Zeman, salesiano slovacco, martire del regime comunista.
Questa mattina a Bratislava la liturgia è stata presieduta dal cardinale Angelo Amato, SDB, rappresentante del Papa e Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. insieme al Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime. Presenti due sorelle di don Zeman, diversi nipoti, amici ed exallievi, oltre a don Alois Pestun, 89enne, l’ultimo ancora vivente dei giovani salesiani per i quali don Zeman s’impegnò a salvare la vocazione.
I vescovi della Slovacchia hanno inviato una lettera pastorale su don Zeman già domenica 5 settembre. Tutta la Chiesa slovacca in questi giorni concentra lo sguardo su di lui, il primo beato salesiano sacerdote della Slovacchia. Hanno confermato la loro presenza quasi 600 sacerdoti, circa trenta vescovi del paese e dall’estero, tra i quali anche il cardinale slovacco Jozef Tomko, 93enne, Prefetto emerito della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
L’inno al nuovo beato, composto da un grande poeta slovacco, Daniel Hevier, sarà cantato da un coro di 50 persone. Per la riuscita della giornata offriranno il loro generoso servizio 170 volontari, oltre alla forze di Polizia.
Mercoledì scorso, nella casa ispettoriale dei Salesiani a Bratislava, durante una breve cerimonia è stato benedetto e sigillato il reliquiario contenente i resti mortali del Venerabile Servo di Dio Titus Zeman. Nella parte frontale il reliquiario in bronzo rappresenta in due relievi due momenti della vita di don Zeman: uno dei passaggi clandestini per portare in salvo i giovani salesiani e il momento della cattura. Nella parte superiore a chiusura dell’urna, è rappresentata una farfalla notturna che simboleggia i passaggi nella notte e la vittoria del bene sul male. Nella parti laterali ci sono elementi decorativi ispirati all’ambiente di Vajnory, paese di nascita di don Zeman.
La scritta biblica “Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli” riassume il senso della testimonianza di don Zeman e il suo messaggio.