Genova , giovedì, 22. settembre, 2016 10:00 (ACI Stampa).
Questa è una storia che risale al lontano 1872. Don Bosco pone le basi della Società Salesiana nel quartiere genovese di Sampierdarena: obiettivo è lo slancio missionario del religioso. Da Genova, infatti, sono partite le prime spedizioni missionarie salesiane in direzione dell'Argentina. Ma la presenza di Don Bosco a Genova è legata anche a tanti aneddoti e anche a qualche miracolo, come racconta ad Acistampa don Maurizio Verlezza, responsabile dell'Opera Don Bosco di Sampierdarena.
"La prima Opera di Don Bosco fuori il Piemonte - racconta don Maurizio - è stata quella di Genova-Sampierdarena. Qui sono nate le spedizioni missionarie. Qui Don Bosco ha operato anche alcuni miracoli. Nella allora Cattedrale di San Siro un giorno Don Bosco celebrava la messa alla quale parteciparono tanti benefattori. Ascoltavano le sue parole, la sua catechesi e si presentarono in sagrestia per ricevere la sua benedizione. Don Bosco dava a tutti una medaglietta di Maria Ausiliatrice. Le medagliette nel sacchetto che aveva a disposizione erano poche e il miracolo fu che tutti riuscirono a ricevere la medaglietta malgrando nel sacchetto che il segretario aveva passato a Don Bosco ve ne fossero davvero pochissime".
"Qui San Giovanni Bosco - conclude don Verlezza - ha visto i suoi sogni missionari con il mappamondo che viene conservato nella cameretta in cui ha riposato durante la sua permanenza a Sampierdarena. Qui abbiamo avuto l'esperienza di Don Bosco che apriva gli orizzonti. Don Bosco concepì le missioni come un aiuto per gli italiani che erano andati a cercare fortuna all'estero".
La camera di Don Bosco è rimasta com'era. Spoglia, essenziale. Un piccolo letto in ferro, un comodino con i breviari, la stola ed il suo piccolo grande mappamondo.