Città del Vaticano , domenica, 24. settembre, 2017 16:00 (ACI Stampa).
E’ il primo martire degli Stati Uniti, Stanley Francos Rother sacerdote e ora beato. La celebrazione è avventua ieri ad Ad Oklahoma City, presieduta dal cardinale. Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Nato nel 1935 negli Stati Uniti, sacedote fidei donum Rother Fu ucciso nel 1981 in Guatemala, a causa del suo impegno in favore degli indios.
La Chiesa degli Stati Uniti d'America, celebra per la prima volta la beatificazione di un suo sacerdote missionario e martire, ha spiegato il cardinale alla Radio Vaticana, proveniva da una famiglia di contadini, e lavorar la terra fu utile anche in seminario. Su una delle immaginette scelte per la sua ordinazione c'era scritto: “To bless, To baptize, To offer sacrifice, To govem, To preach”. Sull'altra immaginetta il giovane decise, invece, di usare le parole di Sant'Agostino: “Per il mio bene sono cristiano, per il bene degli altri sono un prete”.
Nel 1968 gli fu assegnata la missione di Santiago Atitlán in Guatemala come viceparroco. “La popolazione del posto-spiega Amato- era costituita in massima parte da indios tzutuhil, discendenti dei maya. Padre Rother si impegnò ad apprendere e parlare la lingua del posto, tanto da poterla utilizzare nella predicazione. Era assiduo nella pastorale della famiglia, visitando le case, battezzando e catechizzando i bambini. Questo suo impegno dava i suoi frutti: migliaia di battesimi all'anno, centinaia di matrimoni e di prime comunioni, frequenza plebiscitaria alla santa messa..
Padre Rother fu instancabile nell'aiutare il prossimo durante il disastroso terremoto del febbraio del 1976. Con coraggio si calava nei burroni per aiutare la gente più povera, estraendo i feriti dalle macerie e portandoli in salvo sulle sue spalle. Era grande la sua carità verso i bisognosi e gli emarginati. Era veramente grande il rispetto e l'amore che il missionario americano mostrava verso i nativi e questi ricambiavano con l'ammirazione e l'affetto filiale”.