Città del Vaticano , giovedì, 16. novembre, 2017 9:00 (ACI Stampa).
Tra i nostri valori contemporanei c’è ancora una “cultura costituzionale”’? È uno degli interrogativi cui tenta di dare una risposta un convegno di studio di due giornate che si svolge il 17 e 18 novembre al Pontificio Istituto Orientale, promosso dal Presidente della Corte Costituzionale della Repubblica di Armenia e dal Centro di Cultura Costituzionale di Yerevan a Roma.
“The International Conference On Challenges of Spiritual and Legal Behavior of Contemporary Individual and Imperatives of Their Overcoming” è stata organizzata dal professor Gagik Harutyunyan, Presidente della Corte Costituzionale e studioso. Al suo fianco Lévon Boghos Zékiyan, Aricieparca dei cattolici armeni di Istanbul e della Turchia e professore del Pontificio Istituto Orientale.
Dalla collaborazione tra i due studiosi armeni è nata l’idea del convegno, anche dopo la visita di Papa Francesco in Armenia lo scorso anno.
"Il nostro è un rapporto molto profondo- spiega l' Arcieparca- e ogni volta che vado in Armenia incontro il professor Harutyunyan e spesso parliamo della grande filosofia della storia antica che secondo me si divide in tre grandi filoni: quella greco-romana, la grande storiografia araba, e quella armena. Nel mondo armeno c’è ovviamente una letteratura filosofica tecnica, diciamo scolastica, e la teologia è stata coltivata sul modello patristico, invece c’è un diverso genere letterario e in questo il professore ha cercato una filosofia costituzionalista. Oggi con la parola Costituzione intendiamo 'strutturare', dare una forma; invece in armeno si va un po’ oltre, non solo costituire, ma definire l’ambito, per non andare oltre, contro la legge.
Gagik Harutyunyan è arrivato alla convinzione che la costituzione serve perché il popolo possa essere oggetto di misericordia, una definizione umanistica, perché il fine della costituzione e tutta la attività legislativa è aiutare il popolo. Un po’ quello che sottolinea il Papa parlando di misericordia: fare in mondo che l’uomo sia felice, questa è la misericordia. Da qui siamo partiti".