Roma , giovedì, 25. maggio, 2017 14:20 (ACI Stampa).
Terminata la 70^ Assemblea Generale, primo appuntamento con la stampa per il Cardinale Gualtiero Bassetti, neopresidente della Conferenza Episcopale Italiana, scelto da Papa Francesco su indicazione dei Vescovi italiani.
“Essere improvvisatore - ha detto il successore del Cardinale Bagnasco - è il contrario di essere calcolatore, per me è anche una scelta evangelica perché il Signore raccomanda di saper cogliere i segni dei tempi. Sono più colto dalle ragioni del cuore, che dell’intelletto. Io vedo il crepuscolo della mia vita, come un tramonto che riesce ancora un po’ ad illuminare, pensando poi ad un nuovo giorno. Io ero partito confidando sulla mia giovane età… mi era giunta qualche voce ma non vi ho mai dato retta. Invece dalle prime votazioni ho visto un interesse su di me. Mi sembrava di essere il piccolo David verso Golia. Mi sono sentito come sgomento, poi l’affetto dei Vescovi e del Santo Padre e allora mi sono sentito incoraggiato dai vescovi”.
“Al Papa - ha aggiunto il Cardinale - sta a cuore la conversione pastorale della Chiesa. Non si tratta di cambiare qualcosa, è un cambio di mentalità, di cuore e di mani: consiste in un momento di incisività per andare alle periferie andando ad abbracciare tutti”.
“La Chiesa postconciliare - ha ricordato ancora il nuovo capo dei vescovi italiani - dialoga con tutti, sul piano politico bisogna dividere tra la politica dei partiti e quella con la P maiuscola che riguarda il bene comune. La Chiesa - e la CEI - vuole impegnarsi su questo secondo aspetto. Nei confronti dei profughi il discorso è complesso, ci sarebbe bisogno verso questo grande impegno dell’accoglienza. Chi è profugo va accolto. L’Italia fa parte dell’Europa… Da soli siamo impotenti di fronte ad un problema epocale. La Chiesa si impegna nella accoglienza, ma anche nelle regole dell’accoglienza. La gente non deve essere costretta a partire, dobbiamo creare una mentalità affinché possano anche restare”.
Pedofilia e fine vita tra le domande poste al Cardinale Bassetti. “La pedofilia - ha ammesso - è preoccupante, ma la Chiesa e la CEI non partono da zero. Il magistero di Papa Benedetto è di una chiarezza totale. La pedofilia è un male esteso anche nelle famiglie. Resta sempre un male. I bambini non si toccano, sono sacri. La pedofilia è un crimine grande ma la Chiesa ha fatto e sta facendo tutto il possibile per affrontare il problema”. E sul fine vita Bassetti ha precisato: “Noi non diamo a queste persone l’assistenza e l’affetto di cui avrebbero bisogno. Finch una persona si sente un valore per l’altro, è molto più difficile che arrivi a togliersi la vita. La legislazione dovrebbe tenere conto del parere del medico che ha in cura il paziente e dovrebbe essere coinvolto ancora di più”.