Città del Vaticano , martedì, 2. giugno, 2015 15:17 (ACI Stampa).
Formare le persone al vero senso della Chiesa. Perché la cooperazione missionaria non può esaurirsi nella raccolta di offerte. Il Cardinal Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, parla all’Assemblea delle Pontificie Opere missionarie. Ne spiega l’utilità, il loro essere universale per il fatto di essere pontificie ed episcopali allo stesso tempo. Mette in luce un calo delle offerte. Parla di una necessaria riforma degli Statuti. Ma soprattutto parla di evangelizzazione, il vero cuore del lavoro delle POM.
Afferma il Cardinal Filoni: “Contro un’inarrestabile perdita di senso della missione, il magistero dei Papi ha voluto indicare che l’evangelizzazione non può essere efficace se è solo motivata e finalizzata ad un progetto umano, per quanto necessario e giusto. Ma essa deve procedere dall’amore che Dio ha per l’umanità, specialmente quella più sofferente, a cui deve giungere la salvezza integrale tramite l’annuncio del Regno.”
Il discorso alle Pontificie Opere Missionarie ha il sapore di un discorso programmatico. Le POM sono quattro, ognuna con la propria identità e specificità: Propagazione della Fede, San Pietro Apostolo, Santa Infanzia Missionaria e Unione Missionaria. Sono sorte nelle Chiese di antica cristianità per sostenere l’opera dei missionari fra i popoli non cristiani, e sono diventate una istituzione della Chiesa universale e di ogni Chiesa particolare, tanto che il Concilio assegna loro il posto centrale nella cooperazione missionaria.
Le Pontificie Opere Missionarie, con la loro struttura peculiare, e con il loro modo di operare, rappresentano anche il senso della missione della Chiesa. Il Cardinal Filoni sottolinea che “non c’è contraddizione nel fatto che le Opere sono pontificie e allo stesso tempo episcopali, come non c’è contraddizione tra Chiesa universale e Chiesa particolare,” e per questo si deve superare la tentazione di “rendere solo locali o nazionali le Pontificie Opere, indotta in parte dalle difficoltà che pongono le leggi dei vari Stati circa gli enti caritativi, nonché da una cultura ed una visione ecclesiale particolaristica.”
Ma c’è anche un altro dato: che le Pontificie Opere Missionarie sostengono anche le Nunziature apostoliche, e a questo sostegno il Cardinal Filoni dedica una parte della sua presentazione. Un dato, questo, che testimonia come la sovranità della Chiesa, la sua rete diplomatica, non sono di impaccio alla missione della Chiesa. Al contrario, ne sono un aiuto, uno strumento di libertà, che le stesse missioni contribuiscono a sostenere.