Puerto Maldonado , venerdì, 19. gennaio, 2018 19:09 (ACI Stampa).
Nell’ Hogar Pricipito Papa Francesco conclude la mattina a Puerto Maldonado.
Una casa che accoglie circa 40 minori, fra bambini e adolescenti, ed è gestita dall’Associazione Apronia, fondata da p. Xavier Arbex de Morsier nel 1996 per far fronte all’elevato tasso di abbandono e sfruttamento minorile a Puerto Maldonado. Il Papa lo ha espressamente ringraziato.
Ai bambini il Papa dice: “Perdonate le volte in cui noi grandi non lo facciamo o non vi diamo l’importanza che meritate. Il vostro sguardo, la vostra vita esigono sempre un maggiore impegno e lavoro per non diventare ciechi o indifferenti davanti a tanti altri bambini che soffrono e si trovano in necessità. Voi, senza alcun dubbio, siete il tesoro più prezioso di cui dobbiamo prenderci cura”.
Il Papa si rivolge ancora ai bambini che provengono dalle comunità native: “Con tristezza vedete la distruzione dei boschi. I vostri nonni vi hanno insegnato a scoprirli, in essi trovavano il loro cibo e la medicina che li guariva. Oggi siete devastati dalla vertigine di un malinteso progresso. I fiumi che hanno visto i vostri giochi e vi hanno dato da mangiare oggi sono insudiciati, inquinati, morti. Giovani, non rassegnatevi a ciò che sta succedendo. Non rinunciate all’eredità dei vostri nonni, non rinunciate alla vostra vita e ai vostri sogni. Mi piacerebbe invogliarvi a studiare: preparatevi, approfittate dell’opportunità che avete per formarvi. Il mondo ha bisogno di voi, giovani dei popoli originari, e ha bisogno di voi così come siete.”
E conclude il Papa “Abbiamo bisogno di voi autentici, giovani fieri di appartenere ai popoli amazzonici e che offrono all’umanità un’alternativa di vita autentica. Amici, le nostre società molte volte hanno bisogno di correggere la rotta e voi, giovani dei popoli originari – ne sono sicuro –, potete aiutare moltissimo in questa sfida, soprattutto insegnandoci uno stile di vita che si basi sulla cura e non sulla distruzione di tutto quello che si oppone alla nostra avarizia”. Testimonianze, canti, una piccola scena con la storia della gente in Amazzonia.