Acri , martedì, 20. giugno, 2017 9:00 (ACI Stampa).
L’avventura francescana in Terra Santa ebbe inizio 800 anni fa. E i frati francescani si sono riuniti tuti, lo scorso 11 giugno ad Acri, per dare inizio ai festeggiamenti di questo anno storico. I frati della Custodia hanno scelto di partire proprio dal luogo in cui giunsero i primi francescani nel 1217.
Erano circa settanta, da Gerusalemme e dalla Galilea, che hanno partecipato l'11 giugno alla giornata celebrativa, riservata ai religiosi della Custodia.
Fra Marcelo Cichinelli, guardiano del convento di San Salvatore a Gerusalemme, spiega sul sito ufficiale della Custodia: “Abbiamo scelto questa modalità per l’apertura dei festeggiamenti, in modo da favorire lo sguardo sereno della fraternità che si ritrova nell’intimità dei fratelli”.
“In questa domenica dedicata alla solennità della Santissima Trinità, siamo venuti fino ad Acri per celebrare l’inizio della nostra presenza in Terra Santa proprio dove otto secoli fa sbarcarono i primi frati minori e diedero inizio ad un’avventura di presenza francescana in Terra Santa, di cui noi oggi siamo eredi”. Lo ha detto il Custode di Terra Santa Fra Francesco Patton durante l'omelia, in cui ha insistito molto sul significato della Trinità. “Anche la nostra stessa missione qui in Terra Santa si radica in questa esperienza di amore trinitario - ha affermato il Custode - Infatti, nella Lettera all’Ordine, san Francesco ci ricorda qual è il senso della nostra vocazione, ricordandoci perché Dio ci voglia evangelizzatori e missionari: poiché per questo vi mandò nel mondo intero, affinché rendiate testimonianza alla voce di lui con la parola e con le opere e facciate conoscere a tutti che non c'è nessuno Onnipotente eccetto Lui”.
Durante la messa, i frati hanno rinnovato insieme i loro voti come gesto simbolico. Il Superiore di Acri, Fra Simon Pietro Herro, è intervenuto al termine della celebrazione: “Oggi per noi è come una Pentecoste francescana: siamo qui tutti insieme nel luogo dove i primi frati sono arrivati. Oggi con il rinnovo del nostro sì al Signore possiamo ricominciare di nuovo, con forza, umiltà, amore e energia, perché il mondo di oggi ha bisogno di veri testimoni francescani”.