Zbigniew Strzałkowski e Michał Tomaszek, francescani, martiri dei guerriglieri di “ sendero luminoso”, uccisi nel 1991 e beatificati nel 2015.
Mentre i giovani di tutto il mondo s’incamminano per la Veglia verso il Campus Misericordiae, ad Aleppo (Siria) circa 1200 giovani si stanno incontrando (29-30 luglio) per celebrare anche loro contemporaneamente la GMG di Cracovia.
Misericordia io voglio, e non sacrifici. Lo ha scritto Papa Francesco sul Libro degli Ospiti del Santuario della Divina Misericordia, a Cracovia. Il Papa ha attraversato la Porta Santa e ha confessato otto giovani, tra cui un sacerdote. "Nulla vi può separare dall’amore di Dio - ha detto sul sagrato del Santuario - mai dobbiamo stancarci di Gesù, anche se pensiamo che i nostri peccati siano grandi la sua misericordia è più grande e noi possiamo riceverla".
Tre ore in attesa e preparazione sulla spianata di Błonia per i giovani della GMG2016, e dopo la pioggia arriva il sole. Tre ore per prepararsi a percorre la Via della Misericordia, la Via Crucis della GMG.
Due vescovi irlandesi hanno dato oggi le dimissioni e il Papa ha nominato un nuovo vescovo.
Il silenzio e la preghiera. Le due caratteristiche che hanno contraddistinto il pellegrinaggio di Papa Francesco nei campi di sterminio nazisti di Auschwitz e Birkenau dove ben oltre un milione di uomini, donne e bambini sono stati sistematicamente sterminati dalla follia nazista.
Nel cuore del Papa c’è Cuba. Anche da Cracovia il Papa pensa ai ragazzi che non sono potuti essere alla GMG e in particolare decide di mandare un messaggio proprio ai cubani.
Permesso, grazie e perdono. Solo le tre parole chiave che il Papa ha proposto ai giovani affacciandosi anche questa sera dall'Arcivescovado di Cracovia.
Nei recenti decenni, l’emigrazione degli Indiani in occidente è andata crescendo notevolmente. Ormai esistono comunità siro-malabaresi in diversi Paesi d’Europa: Italia, Austria, Danimarca, Francia, Germania e Svizzera, oltre a Irlanda.
La fabbrica della morte ideata dalla follia nazista: il campo di sterminio nazista di Auschwitz si trova nei pressi della città di Oświęcim, nella Polonia meridionale, a circa 60 km da Cracovia.
La seconda giornata polacca di Papa Francesco si apre sotto il segno di Maria. Il Pontefice infatti si è recato al Monastero di Jasna Góra per venerare l'immagine della Madonna Nera. Poi la celebrazione della Messa presso il Santuario in occasione del 1050° anniversario del Battesimo della Polonia. Prima di arrivare a Częstochowa, il Papa si era fermato a Cracovia per visitare in ospedale l'anziano Cardinale Franzsisek Macharski, immediato successore del Cardinale Arcivescovo Karol Wojtyla. Il Papa ha anche fatto visita al convento delle suore della Presentazione.
C’è emozione e suggestione nell’arrivo del Papa nella Cattedrale di Cracovia. Tutto parla di Giovanni Paolo II, il Papa si ferma a pregare davanti alla tomba di san Stanislao e alle reliquie di San Giovanni Paolo II, il canto sale suggestivo da dietro l’altare, dal presbiterio dove sono raccolti i vescovi polacchi.
Il primo discorso di Papa Francesco in terra polacca arriva durante l'incontro con le Autorità, la Società Civile e i membri del Corpo Diplomatico della Polonia, dopo aver incontrato nel Castello del Wawel, a Cracovia, il Presidente della Repubblica polacca Duda.
L'aereo con a bordo Papa Francesco è decollato alla volta della Polonia, meta del viaggio apostolico che vedrà il Pontefice protagonista in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia.
Prima della partenza per la GMG di Cracovia in Polonia, mercoledì 27 luglio, Papa Francesco si è recato alla tomba di Giovanni Paolo II. Ad accompagnarlo bambini e adolescenti che lottano contro il cancro dell’associazione Peter Pan. Tante le foto, gli abbracci e i sorrisi delle famiglie.
“Lui era preso a modello da quanti salivano sulle montagne per scalarle oppure facevano escursioni invernali sugli sci: pensavano che anche lui faceva lo stesso e che questa era una strada per la sua santificazione, perché in tutto scorgeva Dio. Al tempo stesso era sorprendente la sua sensibilità verso l’uomo povero, verso i bisognosi, i malati.
“Voglio dirvi di guardare sempre avanti, guardate sempre l’orizzonte, non lasciate che la vita vi metta muri davanti, sempre guardare l’orizzonte. Sempre avere il coraggio di volere di più, di più, di più…con coraggio, però, allo stesso tempo, non dimenticarsi di guardare indietro all’eredità che avete ricevuto dai vostri avi, dai vostri nonni, dai vostri genitori; all’eredità della fede, quella fede che ora voi avete nelle vostre mani per guardare avanti”. Sono le parole di Papa Francesco nel videomessaggio inviato ieri ai giovani della diocesi di Brownsville in Texas che si sono incontrati nella Parrocchia di Sant’Anna per unirsi spiritualmente ai coetanei partecipanti alla XXXI Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia.
La croce sull’altare è pronta, e aspetta solo Papa Francesco. Il parco di Blonia, 48 ettari di superficie in un posto che ormai è il cuore di Cracovia, è un posto caro ai polacchi. Un luogo di libertà, ma soprattutto di memoria. Perché è lì che Giovanni Paolo II, il loro Papa, ha tenuto sempre almeno un evento pubblico in tutti i suoi viaggi nella terra natale. Uno spazio enorme, tra due campi sportivi appartenenti a squadre di calcio che a Cracovia sono l’equivalente di Roma e Lazio. Uno spazio con una storia che si perde nei secoli, e va molto oltre il tempo del Papa polacco.
Il Papa ha espresso il proprio dolore per la strage avvenuta ieri in Giappone in cui un uomo ha ucciso a coltellate 19 persone ricoverate in un centro per disabili.
Nel messaggio ai giovani per la GMG papa Francesco ha scritto: “Cracovia, la città di san Giovanni Paolo II e di santa Faustina Kowalska, ci aspetta con le braccia e il cuore aperti. Credo che la Divina Provvidenza ci abbia guidato a celebrare il Giubileo dei Giovani proprio lì, dove hanno vissuto questi due grandi apostoli della misericordia dei nostri tempi. Giovanni Paolo II ha intuito che questo era il tempo della misericordia”. In questo anno giubilare, dedicato alla misericordia, la Giornata Mondiale della Gioventù offre ai giovani un importante repertorio di santi della misericordia, iniziando da padre Massimiliano Kolbe, che insieme ai suoi compagni di cella fu ucciso dai nazisti il 14 agosto 1941 proprio ad Auschwitz, dove il papa fa visita: “L’essenza dell’amore scambievole non consiste nel fatto che nessuno ci rechi dispiaceri, il che è impossibile tra gli uomini, ma che impariamo a perdonarci l’un l’altro in modo sempre più perfetto, immediatamente e completamente.