Dove c’è madre c’è tenerezza dice il Papa nella prima messa del nuovo anno, dedicata alla divina maternità di Maria e alla pace: “Con Maria, il Dio-Bambino imparò ad ascoltare gli aneliti, le angosce, le gioie e le speranze del popolo della promessa. Con Lei scoprì sé stesso come Figlio del santo popolo fedele di Dio”.
Terminata la preghiera del Vespro il Papa come tradizione si è recato a vistare il Presepe della piazza dove si è soffermato a lungo facendosi spiegare la costruzione e i simboli.
É la chiusura dell’anno civile, la Chiesa cattolica la sera del 31 dicembre ringrazia con il canto del Te Deum. E lo fa davanti al presepe pensando a Maria Madre di Dio, Signore del tempo e della storia.
È stata Rachele, la prima a nascere dopo il terremoto del 24 agosto. Per Papà Marco e mamma Eleonora, sfollati della frazione amatriciana Casali di Sotto, e per l’intera alta valle del Velino, la bambina ha rappresentato il segno tangibile della vita che riparte, che non si lascia fermare neppure dalla terra che trema.
Sicuramente la parola più ricorrente nel Pontificato di Francesco in questo 2016 è senza dubbio una: misericordia. A questa possiamo poi agganciare moltissime frasi e riflessioni che hanno caratterizzato gli ultimi dodici mesi, più che mai intensamente dedicati al Giubileo voluto da Francesco, l’Anno Straordinario della Misericordia.
L’Osservatore Romano sbarca in Argentina. Oggi in allegato al numero zero dell’edizione settimanale specifica per il Paese sudamericano, anche un chirografo di Papa Francesco che “benedice” la nuova avventura editoriale.
3.952.140. Sono le persone che nel corso del 2016 hanno partecipato in Vaticano alle Udienze generali e speciali, Udienze giubilari, Celebrazioni liturgiche, Angelus e Regina Coeli con Papa Francesco.
Benedetto e Francesco, modi diversi di guidare la Chiesa, ma un unico intento, servire la Chiesa e essere pastori del Popolo di Dio. A cominciare dalle riforme. Nel volume del cardinale Müller si parla anche di questo. Vi proponiamo la seconda parte del colloquio esclusivo di Aci Stampa con il Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede.
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia per raggiunti limiti di età dell’Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore, il Cardinale Santos Abril y Castellò. Al suo posto il Papa ha nominato il Cardinale Stanislaw Ryłko, finora Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, la cui struttura è stata assorbita dal neonato Dicastero per i Laici, Famiglia e Vita nato nell’ambito del progetto di riforma della Curia Romana.
Benedetto e Francesco. Mai la storia della Chiesa ha vissuto la presenza di due Pontefici, uno regnante ed uno Emerito. E questa è una ricchezza. Il tratto comune è il servizio alla Chiesa, la comune radice cristologica.
Perché il mondo odia i cristiani? Nel giorno in cui si ricorda Santo Stefano, il primo martire, Papa Francesco guarda alle persecuzione dei cristiani del mondo, che è ancora viva e attuale. Una persecuzione che accade perché “il mondo i cristiani per la stessa ragione per cui odia Gesù: perché Lui ha portato la luce di Dio e il mondo preferisce le tenebre per nascondere le sue opere malvage”. Ma nonostante tutto, i cristiani si adoperano per tutti. I martiri – sottolinea il Papa – “testimoniano la carità nella verità”.
Il potere del Bambino Gesù non si basa su forza e ricchezza ma “è il potere dell’amore. E’ il potere che ha creato il cielo e la terra, che dà vita ad ogni creatura; è la forza che attrae l’uomo e la donna e fa’ di loro una sola carne, una sola esistenza; è il potere che rigenera la vita, che perdona le colpe, riconcilia i nemici, trasforma il male in bene. E’ il potere di Dio. Questo potere dell’amore ha portato Gesù Cristo a spogliarsi della sua gloria e a farsi uomo; e lo condurrà a dare la vita sulla croce e a risorgere dai morti. E’ il potere del servizio, che instaura nel mondo il regno di Dio, regno di giustizia e di pace”. E’ questo l’incipit del messaggio natalizio ai popoli e alle nazioni che Papa Francesco ha rivolto dalla Loggia Centrale della Basilica Vaticana prima di impartire la solenne Benedizione Urbi et Orbi.
“Nel Bambino che ci è donato si fa concreto l’amore di Dio per noi”. Così Papa Francesco ha iniziato l’omelia pronunciata in occasione della Messa della Notte di Natale, celebrata insieme insieme ai Cardinali della Curia Romana.
Papa Francesco si è recato ieri pomeriggio al Monastero Mater Ecclesiae per porgere al Papa Emerito Benedetto XVI gli auguri di Natale. Ne ha dato notizia la Sala Stampa della Santa Sede.
Ultima predica di Avvento stamattina nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano del predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa, alla presenza di Papa Francesco e della Curia Romana. Continuano le riflessioni sullo Spirito Santo, questa volta il tema scelto è “Incarnato per opera dello Spirito Santo da Maria Vergine”.
Come da tradizione nella Notte Santa, durante la celebrazione della Santa Messa della Vigilia, al Canto del “Gloria”, verrà posta nella mangiatoia del Presepe in piazza San Pietro l’immagine del Bambino Gesù.
Verrà erogata a Natale per volere di Papa Francesco la prima tranche di aiuti per la crisi umanitaria in Ucraina. Si tratta di una somma di quasi 6 milioni di euro, sui 12 già raccolti, destinata a oltre 2 milioni di beneficiari senza distinzione di religione, confessione o appartenenza etnica, in particolare nelle regioni di Donetsk e Lugansk, Zaporizhia, Kharkiv e Dnepropetrovsk. A darne notizia un comunicato stampa ufficiale della Sala Stampa della Santa Sede.
Papa Francesco il 21 Dicembre ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare i decreti riguardanti 8 cause di canonizzazione. Tra questi, si trova il decreto sull’eroicità delle virtù di Isidoro Zorzano (1902-1943), un ingegnere che entrò a far parte dell’Opus Dei nel 1930.
Una commissione per l’Ordine di Malta. Papa Francesco – spiega una nota della Sala Stampa della Santa Sede - ha “disposto la costituzione di un gruppo di cinque autorevoli membri con l’incarico di raccogliere elementi atti ad informare compiutamente e in tempi brevi la Santa Sede in merito alla vicenda che ha recentemente interessato il Gran Cancelliere dell’Ordine, Sig. Albrecht Freiherr von Boeselager”.
Papa Francesco ha ricevuto ieri in udienza il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, autorizzando la promulgazione di alcuni decreti.