E’ nel nostro cuore il posto dove si gioca l’oggi, che si non ripeterà. E’ la riflessione del Papa nell’omelia della Messa Mattutina in Casa Santa Marta. Secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana, tutta l’omelia del Pontefice si basa su due parole: “oggi” e “cuore”.
Tre quarti degli 800 milioni di persone che vivono in stato di povertà assoluta nel mondo si trovano in aree rurali. A questo dramma Caritas Italiana dedica il primo Dossier Dati e Testimonianze (DDT) del 2017 dal titolo: “Ripartire dalla terra. Dalla povertà rurale a nuove politiche per lo sviluppo”.
Prende il via la collaborazione tra l’associazione Medicina Solidale onlus e il ristorante McDonald’s di Borgo Pio per il sostegno alimentare delle persone senza fissa dimora che vivono nella zona di San Pietro.
Sperare è un bisogno primario dell’uomo: sperare nel futuro, credere nella vita. Papa Francesco continua il ciclo delle catechesi sulla speranza cristiana e nell’Udienza Generale di oggi in Aula Paolo VI rammenta ai fedeli di “pensare positivo”. E mette in guardia dai falsi idoli e dalle “false speranze”.
Gesù insegnava con autorità - a differenza dei dottori della legge - perché “serviva la gente, spiegava le cose perché la gente capisse bene: era al servizio della gente. Aveva un atteggiamento di servitore, e questo dava autorità”. I dottori della legge invece comandavano e pretendevano obbedienza a differenza di Gesù che “mai si è fatto passare come un principe: sempre era il servitore di tutti e questo è quello che gli dava autorità”. Così stamane il Papa nell’omelia pronunciata nel corso della Messa a Santa Marta.
Che a Papa Francesco non piaccia viaggiare è stato subito evidente agli addetti ai lavori. I suoi spostamenti rispetto a quelli dei predecessori sono brevissimi e con programmi “affannati”. Ma il Papa oggi deve viaggiare, e lo ha ricordato bene Benedetto XVI, che ha scelto di rinunciare anche perché non aveva più la forza di viaggiare.
A settembre era stato ad Assisi all’Incontro tra le religioni organizzato da Sant’ Egidio. Zygmunt Baumann si è spento oggi a 91 anni.
La pace non è un bene scontato o un diritto acquisito, bensì per molti è ancora “soltanto un lontano miraggio. Milioni di persone vivono tuttora al centro di conflitti insensati. Anche in luoghi un tempo considerati sicuri, si avverte un senso generale di paura”. Lo ha detto il Papa, ricevendo stamane in Vaticano il Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede in occasione degli auguri di inizio anno.
Conoscere Gesù, adorare Gesù, seguire Gesù: sono i tre compiti che Papa Francesco dà nella sua omelia nella Messa quotidiana nella Domus Sanctae Marthae, iniziate di nuovo oggi dopo la pausa natalizia. Una omelia in cui – riporta Radio Vaticana – Papa Franesco ha sottolineato che “è semplice” fare una vita cristiana, basta “mettere Gesù al centro delle nostre scelte quotidiane”.
Annunciare il Vangelo con mitezza e fermezza, senza arroganza o imposizione: è l’invito che Papa Francesco fa nell’Angelus di oggi, giorno del Battesimo di Gesù. Al mattino, Papa Francesco ha battezzato 28 bambini nella Cappella Sistina, in cui ha ricordato l’importanza di testimoniare la fede.
E’ la festa del Battesimo di Gesù e come da tradizione, per la quarta volta nel suo Pontificato, Papa Francesco battezza 28 bambini. Nella Cappella Sistina, nel giorno in cui termina il Tempo di Natale, Francesco amministra il Sacramento del Battesimo a 13 bambine e 15 bambini. “Mi piace pensare che la prima predica di Gesù nella stalla sia stato un pianto”, dice il Pontefice riferendosi ai pianti dei neonati.
Papa Francesco torna a visitare le parrocchie romane. Il Pontefice, ha informato il portavoce Greg Burke, dopo la sosta del Giubileo, visiterà domenica 15 gennaio, nel pomeriggio, la parrocchia di Santa Maria a Setteville di Guidonia, nella periferia est di Roma. Sarà la seconda volta del Papa a Setteville: già il 16 marzo 2014 aveva visitato la parrocchia di Santa Maria dell’Orazione. L'ultima parrocchia romana visitata dal Papa prima della sosta giubilare era stata quella di Regina Pacis ad Ostia, il 3 maggio 2015.
Un tramezzino e una bevanda per i poveri. E’ il dono e la ricompensa di Papa Francesco ai più bisognosi, nel giorno dell’Epifania del Signore. Saranno loro a distribuire in Piazza San Pietro, dopo l’Angelus, il libretto “Icone di Misericordia”. Il piccolo opuscolo tascabile, distribuito gratuitamente come regalo di Papa Francesco, ha come protagonista la misericordia infinita di Dio. Il Papa, prima della preghiera mariana, continua la riflessione sulla stella seguita dai Re Magi. E racconta le diverse luci che si incontrano nella vita di ogni giorno.
Gerusalemme e Betlemme. La distanza tra due città e tra due cuori. In una c’è chi non riesce ad adorare il Bambino Gesù, come Erode, e chi invece, ha il coraggio di camminare e prostrarsi davanti ad una nuova promessa, come i Magi.
Pregare, ascoltare i giovani e metterli in movimento. E’ quanto raccomanda Papa Francesco che ha consegnato il testo scritto e si è rivolto con un discorso a braccio ai circa 800 partecipanti al Convegno promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni della Conferenza episcopale italiana.
C’è gioia nonostante tutto in Aula Paolo VI tra la gente colpita dal terremoto in Centro Italia. Testimonianze, racconti, spaccati di vita, vite spaccate.
“Il “sì” totale e generoso di una vita donata è simile ad una sorgente d’acqua, nascosta da tanto tempo nelle profondità della terra, che attende di sgorgare e scorrere all’esterno, in un rivolo di purezza e freschezza”. Parla di servizio e di missione il discorso consegnato da Papa Francesco ai partecipanti del Convegno promosso dall’Ufficio nazionale per la Pastorale delle vocazioni della Conferenza episcopale italiana, sul tema “Alzati, va’ e non temere. Vocazioni e Santità: io sono una missione”, a Roma dal 3 al 5 gennaio. Il Papa li ha ricevuti, circa 800 persone, in udienza nella mattinata in Aula Paolo VI.
E’ la prima Udienza Generale di Papa Francesco in questo nuovo anno 2017. Francesco incontra fedeli e pellegrini di tutto il mondo in Aula Paolo VI e continua il ciclo di catechesi sulla speranza cristiana. Questa volta la protagonista è Rachele, la sposa di Giacobbe e la madre di Giuseppe e Beniamino, colei che, come ci racconta il Libro della Genesi, muore nel dare alla luce il suo secondogenito. Inoltre il Papa, nel corso dell’udienza, rivolge un invito alla preghiera per il massacro avvenuto nel carcere di Manaus in Brasile.
La Chiesa piange del dolore dei piccoli innocenti di oggi. Non solo dei bambini che hanno dovuto interrompere la loro istruzione, quelli oggetto di traffico sessuale, quelli costretti a migrare. La Chiesa piange anche di fronte “al peccato di alcuni suoi membri”, di fronte alla “sofferenza, la storia e il dolore dei minori che furono abusati sessualmente da sacerdoti”. Un “peccato che ci fa vergognare” e di cui la Chiesa “chiede scusa”. Sono le parole di Papa Francesco in una lettera inviata ai vescovi di tutto il mondo nel Giorno dei Santi innocenti, il 28 dicembre scorso. Una lettera il cui testo viene reso noto dalla Sala Stampa vaticana oggi.
Maria che “silenziosa e attenta, cerca di comprendere che cosa Dio vuole da lei giorno per giorno” il nostro modello per imparare a cooperare con Dio. Papa Francesco nella riflessione che precede la preghiera dell’ Angelus, il primo del nuovo anno, riprende la riflessione già fatta per la messa in basilica.