Un incontro familiare, pieno di sfide, con il mandato di andare fuori e uno sguardo particolare alle sfide di una società sempre più secolarizzata, ma soprattutto in una difficile situazione politica. Dopo la sospensione per il Giubileo, riprendono le visite ad limina, e tocca alla Conferenza Episcopale Irlandese venire a Roma per una intensa settimana di incontri nei dicasteri, fino all’incontro di oggi con Papa Francesco.
Si chiamava Bañado il quartiere povero di Asunciòn visitato da Papa Francesco durante il suo viaggio in Paraguay. Ora, quel quartiere è oggetto di un processo di rivalutazione, che lo trasformerà da una sorta di favela a un quartiere di abitazioni popolari. Lo ha raccontato il presidente Horacio Cartes, in visita da Papa Francesco, sottolineando come il quartiere, dopo la rivalutazione, prenderà il nome di “San Francisco”, non in onore del santo, ma dello stesso Papa che “consideriamo già santo”.
“La legge del Signore non è un modo di agire esterno, ci cambia la mentalità, c’è un cambio di cuore, un cambio di sentire, di modo di agire, un modo diverso di vedere le cose”. Così Papa Francesco nell’omelia di stamane nella Messa a Santa Marta.
Fa il ritratto di una diplomazia vaticana “più attiva”, che ha assunto il ruolo di leader, che punta a “lottare contro la povertà, costruire ponti, lavorare per la pace”. Sottolinea la necessità di “ridare un’anima all’Europa”. E mette in luce la necessità di difendere la libertà religiosa. A Davos per il World Economic Forum, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, partecipa ad una conversazione, riportata da Radio Vaticana.
“La gente al centro. I più bisognosi al centro. Questa è la missione che ci proponiamo”. Sono parole di Papa Francesco che non smette di pensare a chi ha bisogno. Ha infatti il nome di un fiore, il “nontiscordardime”, l’iniziativa promossa da Vicariato di Roma, ospedale pediatrico Bambino Gesù e Cooperativa operatori sanitari associati (Osa) in collaborazione con l’Università cattolica del Sacro Cuore.
Papa Francesco riceve in Udienza gli organizzatori della Mostra riguardante la storia dei Giubilei dal titolo “Antiquorum habet”, che ha avuto luogo presso il Senato della Repubblica Italiana dal 13 marzo al 2 luglio 2016. Una mostra che ha caratterizzato il Giubileo Straordinario della Misericordia qui a Roma.
“Preparando la commemorazione comune della Riforma, cattolici e luterani hanno preso maggiormente coscienza anche del fatto che il dialogo teologico rimane essenziale per la riconciliazione e va portato avanti con impegno costante”. E’ l’invito di Francesco alla Delegazione Ecumenica Chiesa Luterana di Finlandia in occasione dell’annuale Pellegrinaggio ecumenico a Roma per la festa di Sant’Enrico.
Continuando il nuovo ciclo di catechesi sul tema della speranza cristiana, Papa Francesco nell’Udienza Generale di oggi in Aula Paolo VI, incentra la sua meditazione sulla figura di Giona,il profeta simbolo di speranza e preghiera. “Nella Sacra Scrittura tra i profeti di Israele – inizia il Papa - spicca una figura un po’ anomala, un profeta che tenta di sottrarsi alla chiamata del Signore rifiutando di mettersi al servizio del piano divino di salvezza”.
La settimana di preghiera per la unità dei cristiani in questo 2017 guarda ovviamente a quell’evento che 500 anni fa creò la divisione.
Quella del cristiano è una “vita coraggiosa”, ma ci sono anche i cristiani che “vivono nel frigo”, che sono pigri e vogliono che tutto “rimanga così”: lo dice Papa Francesco nell’omelia quotidiana di Santa Marta, riportata da Radio Vaticana.
Papa Francesco ha presieduto il rito dell'Ultima Commendatio e della Valedictio nella Messa esequiale del Cardinale Gilberto Agustoni, Prefetto Emerito del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, morto all'età di 94 anni il 13 gennaio scorso.
È con un telegramma firmato dal Segretario di Stato Pietro Parolin che Papa Francesco fa avere il suo cordoglio per il disastro aereo in Kyrgyzstan. L’incidente ha provocato – secondo un primo bilancio – 37 morti, tra cui 6 bambini. A precipitare è stato un aereo cargo turco, che è precipitato in prossimità dell’Aeroporto internazionale di Manas, nella capitale Bishkek, e la maggior parte delle vittime sono abitanti del villaggio di di Dacha-Suu, dove si è abbattuto il velivolo.
Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza nel Palazzo Apostolico il presidente della Guinea, Alpha Condè. L'incontro è durato 15 minuti. Al momento dello scambio dei doni, il leader africano ha donato al Papa una statuetta del dio della fecondità. "L’Italia - ha replicato Francesco - ha tanto bisogno di fecondità".
Sono tredici i bambini nati dopo il sisma che Papa Francesco ha battezzato nel pomeriggio, nella Domus Sanctae Marthae. Accompagnati dal vescovo di Rieti, Domenico Pompili, che si era distinto per la vicinanza alla popolazione nel periodo post-sisma, le 13 famiglie sono state accolte dal Papa nella sua residenza, e hanno potuto partecipare ad una raccolta funzione del Rito del Battesimo officiata da Papa Francesco.
“Mi arrivano delle cose”. Papa Francesco saluta così il presidente palestinese Mahmoud Abbas, meglio conosciuto con il nome di battaglia Abu Mazen, appena sedutosi nello studio per una udienza privata. E il gesto si riferisce alle informazioni che arrivano da Israele e Palestina, da quel conflitto che la Santa Sede guarda con attenzione e di cui Papa Francesco ha chiesto la risoluzione anche nel suo recente discorso al Corpo Diplomatico.
Don Gino Tedoldi è il parroco della Parrocchia Santa Maria a Setteville, Guidonia. Con amore, sacrificio e soprattutto tanta devozione manda avanti da più di venti anni la sua parrocchia, tra le mille difficoltà di una struttura alle periferie di Roma. Papa Francesco si recherà proprio a Setteville domenica 15 gennaio. Incontrerà i parrocchiani e celebrerà la Messa, riprendendo cosi le sue visite pastorali alle parrocchie di Roma, terminate per il Giubileo della Misericordia. Don Gino, un sacerdote innamorato della sua Chiesa, che ama la sua parrocchia e soprattutto è un appassionato di Cristo, in un’intervista ad ACI Stampa, racconta la sua emozione ed esprime il suo caloroso benvenuto al Pontefice.
Il grazie del Papa agli “angeli custodi” di Piazza san Pietro arriva anche quest’anno ed ha un valore speciale.
Torna ad usare una delle sue espressioni più caratteristiche Papa Francesco nella omelia della messa della mattina a Santa Marta: balconear.
Un bussola sul cammino verso il prossimo sinodo.
Sarà Papa Francesco a presiedere, sabato 21 gennaio alle 16 a San Giovanni in Laterano, la solenne liturgia eucaristica di chiusura del Giubileo per gli 800 anni di fondazione dell’Ordine dei Predicatori, a ricordo della bolla istitutiva Gratiarum Largitori Omnium di Papa Onorio III del 21 gennaio 1217.