Gesù, che giudica con misericordia, è la pienezza della legge. Papa Francesco si esprime così nella Messa mattutina a Casa Santa Marta.
Gratitudine. E’ la parola chiave che il Vescovo di Carpi Francesco Cavina ripete appena salutato il Papa all’eliporto di San Giacomo di Roncole. In questa intervista ad ACI Stampa il presule traccia un bilancio a caldo della visita di Francesco a Carpi.
Sono tanti i pensieri che il Papa rivolge in questo Angelus particolare, al termine della Celebrazione Eucaristica in Piazza Martiri a Carpi.
Suonano a festa le campane della Cattedrale di Carpi. Papa Francesco è arrivato. Il primo appuntamento del Pontefice in Emilia Romagna è la Messa in Piazza Martiri, nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, restaurata e restituita al culto dopo il sisma del maggio 2012. Francesco oggi parte da qui, proprio come la cittadina di Carpi, che si ritrovò quel 20 maggio, dopo una scossa inferiore ai 6 Richter, 27 i morti, danni ingenti, migliaia senza casa. E’ un invito alla speranza, e ancora una volta alla rinascita, quello del Papa ai Carpigiani.
Una giovane scampata alla morte due volte porterà oggi i doni durante l’offertorio nella Messa che Papa Francesco presiederà in mattinata a Carpi. Lo ha annunciato ieri incontrando i giornalisti il Vescovo della diocesi emiliana Francesco Cavina.
E’ stato il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, a sintetizzare il significato della visita che Papa Francesco compirà a Carpi domenica prossima. Inaugurando la Cattedrale di Santa Maria Assunta restaurata dopo il sisma del maggio 2012, il porporato ha spiegato ai carpigiani che Francesco verrà per “confermarvi nella fede, a portarvi il messaggio di speranza sempre attuale che si sprigiona dal Vangelo, a essere concreto segno di vicinanza e solidarietà per quanto questa zona ha sofferto e a ringraziare il Signore per la solerzia dell’opera di ricostruzione e di ritorno alla normalità”.
Sono le tre parole dello Shemà utilizzate da Gesù in risposta al Levita il filo conduttore del discorso di Papa Francesco ai membri del Collegio spagnolo, che proprio oggi festeggiano il 125esimo dalla fondazione e danno il via ad una serie di iniziative celebrative che si svilupperanno nel corso dell’anno.
Con un breve motu proprio firmato l’11 febbraio, solennità della Madonna di Lourdes, ed entrato in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione, Papa Francesco stabilisce che le competenze dei santuari siano affidate al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, togliendo dunque questa competenza alla Congregazione per il Clero.
“Essere evangelizzati per evangelizzare”. È questo l’obiettivo di una università cattolica secondo Papa Francesco, così come delineato in una lettera all’Università Cattolica del Perù per i 100 anni della sua fondazione. Una lettera e un centenario che arrivano al termine di un percorso fatto dall’università stessa, che prima si è vista togliere l’etichetta di “pontificia” e poi ha avuto nuovi Statuti appena lo scorso anno.
“Grazie per il vostro lavoro, davvero siete tanti!” Papa Benedetto XVI lo ha detto ad un gruppo di rappresentanti della famiglia EWTN di Roma.
Non speculare su come sarà la nostra vita eterna, ma fare le cose che ci portano ad essa, affinché ogni giorno sia un “piccolo passo avanti”. È questo il consiglio spirituale di padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, nella quarta meditazione di quaresima tenuta venerdì mattina, 31 marzo, nella cappella Redemptoris Mater del palazzo apostolico, alla presenza di Papa Francesco.
Papa Francesco vuole dare seguito ai cosiddetti “Venerdì della misericordia”, le visite private compiute durante il Giubileo della Misericordia, una volta al mese, ripercorrendo le opere di misericordia spirituali e corporali nei confronti di quanti vivono situazioni di esclusione fisica e sociale, e così oggi pomeriggio si recherà a far visita agli ospiti del Centro Regionale S. Alessio - Margherita di Savoia per i ciechi, in Roma.
“Parlare di Lutero, cattolici e protestanti insieme, per iniziativa di un organismo della Santa Sede: veramente tocchiamo con mano i frutti dell’azione dello Spirito Santo, che sorpassa ogni barriera e trasforma i conflitti in occasioni di crescita nella comunione”. Papa Francesco parla felicemente dell’iniziativa “lodevole” del Convegno Internazionale di Studio organizzato dal Pontificio Comitato di Scienze Storiche, in occasione del V Centenario della Riforma luterana (1517-2017) sul tema: Lutero 500 anni dopo. Una rilettura della Riforma luterana nel suo contesto storico ecclesiale che si è svolto a Roma dal 29 al 31 marzo 2017.
La famiglia continua a essere buona notizia per il mondo di oggi? E’ la domanda di Papa Francesco contenuta nella lettera inviata al Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, Cardinale Kevin Farrell, in preparazione al IX Incontro Mondiale delle Famiglie, che si svolgerà dal 21 al 26 agosto 2018 a Dublino, in Irlanda, sul tema “l Vangelo della Famiglia: gioia per il mondo”.
Come vi scrisse Papa Benedetto XVI, seguite “l’esempio luminoso di san Girolamo Emiliani, prendendo a cuore ogni povertà della nostra gioventù, morale, fisica, esistenziale, e innanzitutto la povertà di amore, radice di ogni serio problema umano”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo stamane in udienza i partecipanti al 138.mo Capitolo Generale dell’Ordine dei Chierici Regolari Somaschi.
“Dimenticare Dio che ci ha creato, che ci ha fatto crescere, che ci ha accompagnato nella vita: questa è la delusione di Dio. Nel cuore dell’uomo, sempre c’è questa inquietudine! Non è soddisfatto di Dio, dell’amore fedele. Il cuore dell’uomo è sempre verso l’infedeltà. E questa è la tentazione”. Lo ha detto Papa Francesco questa mattina nell’omelia pronunciata nella Messa a Santa Marta.
“ Ite inflammate omnia”. Così Ignazio di Loyola mandava i suoi gesuiti nel mondo. E così è scritto nel piedistallo della sua statua alla Curia Generalizia a Roma. Vicino, per caso, un estintore.
La speranza contro ogni speranza. E’ un tema forte quello scelto da Papa Francesco per la catechesi di oggi in Piazza San Pietro. E il protagonista dell’Udienza Generale odierna è Abramo, non solo padre della fede, ma “padre nella speranza”, perché nella sua vicenda “possiamo già cogliere un annuncio della Risurrezione, della vita nuova che vince il male e la stessa morte”.
“Desidero incoraggiarvi a lavorare con determinazione per promuovere le condizioni necessarie per un mondo senza armi nucleari”. E’ questo il desiderio di Papa Francesco espresso nel messaggio alla “Conferenza dell’ONU finalizzata a negoziare uno strumento giuridicamente vincolante sulla proibizione delle armi nucleari, che conduca alla loro totale eliminazione”, la cui prima parte si svolge a New York, negli Stati Uniti, dal 27 al 31 marzo 2017.
Punta il dito contro il peccato dell'accidia questa mattina Papa Francesco nella meditazione offerta durante la Messa quotidiana a Santa Marta. L'accidia - osserva il Pontefice secondo quanto riportato dalla Radio Vaticana - "è peggio di avere il cuore tiepido, peggio ancora. E’ vivere ma perché vivo e non avere voglia di andare avanti, non avere voglia di fare qualcosa nella vita, aver perso la memoria della gioia. Questo è il peccato. E’ una malattia brutta