“Nel nostro tempo c’è tanto bisogno di pregare – cristiani, ebrei e musulmani – per la pace”. E’ l’appello di Papa Francesco durante l’Udienza Generale di oggi in occasione dell’iniziativa “Un minuto per la pace”, cioè – come spiega lo stesso Pontefice – “un piccolo momento di preghiera nella ricorrenza dell’incontro in Vaticano tra me, il compianto Presidente israeliano Peres e il Presidente palestinese Abbas”.
La paternità di Dio, sorgente della nostra speranza. Avere il coraggio di “chiamare Dio con il nome di Padre”. Ruota su queste riflessioni la catechesi di Papa Francesco nell’udienza generale odierna in Piazza San Pietro.
“Voi siete chiamati ad approfondire il vostro carisma, per proiettarvi con rinnovato slancio nell’opera dell’evangelizzazione, nella prospettiva delle urgenze pastorali e delle nuove povertà”. Seguendo questa linea, Papa Francesco offre alcuni consigli e suggerimenti preziosi ai partecipanti ai Capitoli Generali dei Missionari e Missionarie della Consolata, ricevuti oggi nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico.
Papa Francesco ricorda nuovamente - nel giorno delle sue esequie - il Cardinale Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore emerito di Kyiv-Halyč, morto il 31 maggio scorso.
“Un’opera di misericordia non è fare una cosa per scaricare la coscienza: è anche compatire il dolore altrui. Condividere e compatire vanno insieme. E’ misericordioso quello che sa condividere e anche compatire i problemi delle altre persone. Io so condividere? Sono generoso? Ma anche quando vedo una persona che soffre, che è in difficoltà, anche io soffro? So mettermi nelle scarpe altrui? Nella situazione di sofferenza?”. Così stamane il Papa nell'omelia della Messa mattutina a Santa Marta.
Qual è il fondamento della missione? Qual è il cuore della missione? Quali sono gli atteggiamenti vitali della missione? Sono gli interrogativi contenuti nel Messaggio di Papa Francesco per la 91.ma Giornata Missionaria Mondiale, che si celebra domenica 22 ottobre 2017.
“Lo Spirito Santo sostenga la missione della Chiesa nel mondo intero e dia forza a tutti i missionari e le missionarie del Vangelo. Lo Spirito doni pace al mondo intero; guarisca le piaghe della guerra e del terrorismo, che anche questa notte, a Londra, ha colpito civili innocenti: preghiamo per le vittime e i familiari”. E’ questo il cuore del Regina Coeli di Papa Francesco sul sagrato della Basilica di San Pietro, durante la Messa di Pentecoste.
Lo Spirito Santo. E’ Lui il “dono pasquale per eccellenza”. Lo Spirito Creatore, che “realizza sempre cose nuove”. Papa Francesco, nell’omelia per la Santa Messa di Pentecoste in Piazza San Pietro, contrassegna così il protagonista della giornata di oggi: lo Spirito Santo Paraclito, che “fa dei discepoli un popolo nuovo e crea nei discepoli un cuore nuovo”.
Insolito vedere Papa Francesco cantare con forza, vivacità ed entusiasmo. Capita in un pomeriggio di sole al Circo Massimo, canti, testimonianze e una predica di Padre Cantalamessa che inneggia ad un ecumenismo di fatto basato sulla carità mettendo da parte le questioni dottrinali che certo, dice il frate, ancora dividono.
“Chiederò a tutta la Chiesa di dedicare il mese di ottobre dell’anno 2019 ad un tempo straordinario di preghiera e riflessione sulla missio ad gentes. Perché in quell’anno celebreremo il centenario della Lettera Apostolica “Maximum illud”, del Papa Benedetto XV”. E’ questa la novità e la conferma che Papa Francesco annuncia ai partecipanti all’Assemblea delle Pontificie Opere Missionarie, ricevuti oggi in Udienza presso la Sala Clementina.
Sono quasi 400 i bambini delle zone terremotate del Centro Italia che sono arrivati in Vaticano per incontrare Papa Francesco. Fanno parte del “Treno dei Bambini”, l’evento organizzato in collaborazione dal Cortile dei Gentili, emanazione del Pontificio Consiglio della Cultura, e dalle Ferrovie dello Stato. Tanti i passeggeri speciali a bordo del Freccia Rossa 1000, che oggi ha collegato i piccoli dalle zone del terremoto al Vaticano.
Questo Messaggio serve “per promuovere cordiali relazioni tra vicini e amici cristiani e musulmani, offrendo riflessioni su sfide attuali e urgenti” Così il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso spiega il senso del Messaggio inviato a tutti i musulmani in occasione del mese di Ramadan.
Il Papa ai giovani Cavalieri di Comunione e Liberazione.
L'omelia di oggi del Papa durante la Messa mattutina a Santa Marta si concentra sul dialogo tra Gesù e Pietro “il più peccatore degli apostoli”.
“La novità di quanto viene offerto dal magistero di Papa Francesco, è soprattutto nello sguardo con cui egli si rivolge verso la realtà a partire dal Vangelo. Il Papa non vuole inventare una nuova dottrina, ma invita costantemente a quell’atteggiamento di conversione al Vangelo per cogliere il senso della realtà in modo diverso, per come essa è veramente. Una conferma a quanto appena asserito la troviamo nei suoi discorsi e nei suoi scritti: dalle omelie quotidiane ai pronunciamenti magisteriali. La conversione di sguardo è un gesto che viene richiesto, personalmente ed ecclesialmente, a tutto il popolo di Dio”. Sono parole del Cardinale Arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, contenute nella sua relazione alla plenaria della Congregazione per il Clero.
Il Cardinale Lubomyr Husar è stato un "pastore zelante". Così Papa Francesco ricorda - in un telegramma di cordoglio inviato a Sviatoloslav Shevchuk, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyč - il porporato ucraino morto ieri all'età di 84 anni.
Poco più dei 20 minuti di colloquio questa mattina tra Dragan Čović, membro Croato della Presidenza Collegiale della Bosnia ed Erzegovina, e Papa Francesco.
“L’Europa continui ad avere come suo tesoro più prezioso la famiglia”. E’ quanto ha auspicato il Papa, ricevendo la Federazione Europea delle Associazioni Familiari Cattoliche in occasione del 20° anniversario della sua fondazione.
Una strada affascinante e insieme esigente è quella che il Papa indica per i sacerdoti, i discepoli missionari. Francesco ha ricevuto i partecipanti alla Plenaria della Congregazione per il Clero guidato dal cardinale Beniamino Stella.
“Un attacco abominevole”. Così Papa Francesco - in un telegramma di cordoglio a firma del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin - condanna la strage questa mattina a Kabul, in Afghanistan.