Città del Vaticano , lunedì, 24. maggio, 2021 9:00 (ACI Stampa).
Padre Stefano Cecchin, classe 1964. Un giovane presidente a capo di uno dei più importanti dicasteri vaticani: la Pontificia Academia Mariana Internationalis, l’organo della Santa Sede preposto a promuovere e favorire la scienza mariologica. Quale ente pontificio internazionale ha il compito di coordinare i cultori di mariologia sia nell'ambito della ricerca, del dialogo tra le culture, favorendo così il dialogo ecumenico. Fra Stefano Cecchin è un giovane presidente che conserva in sé la “freschezza” di Maria.
Nuove visioni, nuovi progetti, nuove prospettive per un dicastero nato il 27 luglio 1946, quando l'Ordine dei frati minori nominava una “Commissio Marialis Franciscana”, con sede presso il pontificio ateneo “Antonianum” di Roma. Primo presidente, fra Carlo Balić, mente eccelsa della scienza mariologica.
Sono passati molti anni da quel luglio 1947 e la prestigiosa accademia si rinnova di giorno in giorno. L’ultimo evento è stato promosso il 13 maggio scorso: è stato presentato - infatti - presso il Museo della Civiltà di Roma, il rapporto del Dipartimento per la legalità, un organo nato in seno all’accademia per liberare la figura di Maria dalle mafie. Aci Stampa ha intervistato il presidente Cecchin sull’importanza del Rosario, del mese di maggio dedicato a Maria e sulle prossime iniziative dell’accademia.
Presidente Cecchin, perché proprio maggio può essere definito il mese di Maria?
Dobbiamo risalire alla tradizione antica occidentale. Soprattutto quella nostra: parlo di quella italiana, francese e spagnola. Ci troviamo di fronte alla magnifica era del cosiddetto “amor cortese” in cui si celebrava la primavera come inizio della vita. Si rinnova davanti a noi, tutto. E, in questo tutto, i fiori hanno un’importanza fondamentale. Fra questi fiori, sono proprio le rose a essere le più splendenti! Sempre nell’ “amor cortese” - secondo tradizione - i fidanzati facevano voto alle proprie fidanzate e alla Madonna, attraverso il dono delle rose. Così maggio è diventato il mese delle rose, il mese di Maria. Lei rappresentava - in questo poetico Medioevo - la dama per eccellenza, la grande dama. Così nasce questa tradizione del mese di maggio dedicato a Maria, la Dama per eccellenza.