Città del Vaticano , lunedì, 11. maggio, 2015 15:48 (ACI Stampa).
La terza volta del premio Nobel Perez Ezquivel da Papa Francesco è data da un’occasione: l’arrivo a Roma della Fondazione italo argentina che ha commissionato la “Missa pro Terre Humilibus,” una composizione liturgica che ha accompagnato una celebrazione eucaristica in Vaticano lo scorso sabato 9 maggio. Presiedeva la celebrazione il Cardinale Angelo Comastri, vicario del Papa per lo Stato di Città del Vaticano.
La Messa è stata commissionata dalla Fondazione Adkins Chiti Donne in Musica. Una fondazione creata da 10 compositrici, 10 compositrici, cinque argentine – Cecilia Fiorentino, Nelly Gómez, Eva Lopszyc, Irma Urteaga ed Amanda Guerreño – e cinque italiane – Bianca Maria Furgeri, Carla Rebora, Marina Romani, Teresa Procaccini e Maria Luisa Balza.
“Mai prima nella storia della musica, un gruppo di compositrici ha dato il suo contributo creativo nello scrivere le musiche per una Messa dedicata al messaggio di un Pontefice vivente,” ha detto Antonella Barbarossa, direttrice del Coro Italia Senza Frontiere, che ha eseguito i canti.
Tra il “Caritas abundat” di Santa Ildegarda von Bingen, e l’orchestrazione del brano “Tu Signore di tutto l’Universo” di Madre Teresa di Calcutta, il Cardinal Comastri ha concluso che la speranza di non far morire il mondo è riposta nelle donne, perché le donne sono “fustigatrici di ogni egoismo,” in quanto “in ogni donna batte un cuore materno, e la mamma è la purificazione più alta dell’amore.”
“L’amore vero – ha detto il porporato - è dono di sé, è dono gratuito. E’ dono fedele, dono senza rimpianti, dono senza risparmi. Per questo l’amore della mamma è l’amore più vicino all’amore di Dio. La vostra musica vuole cantare questo affascinante mistero. Nella Madonna questo mistero ha il compimento più alto e più fedele”.