Città del Vaticano , venerdì, 22. marzo, 2024 16:00 (ACI Stampa).
“Hoggidì dalla forma sua circolare è detta san Stefano Rotondo”, dice Pompeo Ugonio nella sua guida del 1588 alle stazioni quaresimali. Qui si celebra la stazione il venerdì dopo la quinta domenica di Quaresima, in una chiesa che per Ugonio era stata un tempio pagano.
Nel Rinascimento si pensava di praticamente tutte le chiese antiche a pianta centrale che fossero nate come templi pagani. Ugonio non è solo a pensarlo:
“E’ opinione commune de gli Antiquarij, che questa chiesa di san Stefano, fusse un tempio di Fauno Dio silvestre de gli Antichi Gentili. Cisì scrive il Biondo, il Fulvio, il Marliano, il Varano, Lutio Fauno, & appresso questi molti hanno seguitato la medesima opinione.”
Ma Ugonio ha una sua teoria un po’ diversa: “Io credo che questo se fu come il modello dimostra tempio antico de Gentili, fusse più tosto de altri che di Fauno, al quale se ben era con particolar culto riverito da Latini, come creduto uno de lor progenitori, meglio nondimeno un humil cappelletta in qualche prato, o bosco si conveniva, che si magnifico & nobile edifitio in cosi illustre parte della città”.
E così conclude: “Perché non più tosto dire, che questo fusse il tempio di Claudio, il quale Suetonio dice che incominciato da Agrippina finì Vespasiano?”