Genova , giovedì, 5. novembre, 2015 18:00 (ACI Stampa).
“Il Papa non è assolutamente solo, è circondato e sostenuto cordialmente, affettuosamente, lealmente da tutti i vescovi. Per questo non ho nessuna preoccupazione circa questa immagine di divisione che si vuole accreditare presso l’opinione pubblica per creare ulteriore disorientamento”. A dirlo è stato il Cardinale Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Angelo Bagnasco, che oggi ha parlato chiaramente delle recenti pubblicazioni di alcuni documenti riservati sulle finanze vaticane.
“Non ho alcuna preoccupazione circa l’eventuale intenzione, che se esiste è diabolica, di dare l’idea di una divisione, di una distanza del Papa rispetto al resto della Chiesa, ai suoi collaboratori e ai corpi episcopali”, ha detto intervenendo ad un Convegno dal tema “Un nuovo umanesimo” organizzato dalla parrocchia dell’Ospedale “Gaslini” di Genova, città di cui Bagnasco è arcivescovo.
“È certamente una grande amarezza per il dolore che sicuramente ha recato e reca al Santo Padre e per il cattivo esempio, lo scandalo, posto che tutto quanto sia vero, documentato e documentabile”, ha detto ancora. “Certamente, però, crea confusione e disorientamento nel popolo di Dio. E questo è motivo di dolore e amarezza che sicuramente –ha aggiunto – è nel cuore del Santo Padre e di tutti noi pastori”.
Bagnasco, a tal proposito, ha parlato anche dell’8 per mille, le donazioni che gli italiani devolvono ai vescovi attraverso la dichiarazione dei redditi. “Dispiace, e forse in questo c’è una certa intenzione da parte di qualcuno, il tentativo di creare e aumentare un polverone in modo da far credere alla gente, in modo così indiscriminato, che vi sia una gestione non corretta dell’8 per mille che fino ad ora gli italiani con tanta generosità e coscienza hanno accreditato alla Cei, che non è il Vaticano”, ha detto a margine del Convegno.
“In fondo – ha detto ancora - è sotto gli occhi di tutti come viene amministrato questo 8 per mille dalle diocesi, dalle comunità parrocchiali, dalle associazioni e dai centri di ascolto per i poveri, per i nostri italiani e per gli immigrati, per combattere tutte le forme di povertà, vecchie e nuove”.