Il salesiano del XXI secolo è “un uomo di speranza”, chiamato a “ravvivare il dono che avete ricevuto”. Papa Francesco invia un lungo messaggio al 28esimo capitolo generale dei Salesiani, che in questa settimana ha rieletto padre Angel Fernandez Artime come Rettor Maggiore.
Proseguiamo il nostro pellegrinaggio virtuale nella liturgia stazionale di questa particolarissima Quaresima si arriva all’incrocio tra via Merulana e via Labicana. La sosta si ferma davanti ad una chiesa che oggi ha un elegante aspetto settecentesco.
Un anniversario all’insegna di una profonda sobrietà. Il settimo anno di pontificato di Papa Francesco è forse il più difficile per un Papa che cerca sempre il contatto fisico.
Il Presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, ha inviato al Papa nel giorno della sua elezione un messaggio di gratitudine per quello che fa nel difficile momento per l'Italia.
Papa Francesco, tramite il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha donato 100mila euro a Caritas Italiana per un primo significativo soccorso in questa fase di emergenza per il diffondersi del contagio da Coronavirus (CoViD-19) su tutto il territorio italiano.
"Questa mattina, nell’Aula Vecchia del Sinodo, ha avuto luogo una riunione interdicasterialestraordinaria presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, alla presenzadei vertici della Curia Romana".
O Maria, tu risplendi sempre nel nostro cammino come segno di salvezza e di speranza. Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati, che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù, mantenendo ferma la tua fede.
La solidarietà internazionale, certo. Il sostegno della carità, sicuramente. Ma il Cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, chiede ai credenti di andare oltre e guardare anche al significato profondo della nostra fede, in un tempo di epidemia.
Una preghiera per i malati di coronavirus; il ringraziamento ai medici; ma anche l’appello per la situazione in Siria, sempre critica. Nei saluti in italiano al termine dell’udienza generale che si è tenuta nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, Papa Francesco aggiunge delle parole a braccio. E ringrazia anche i detenuti del carcere di Padova per le riflessioni della Via Crucis che gli hanno fatto avere, e che faranno da guida alla tradizionale Via Crucis al Colosseo.
Papa Francesco lo scandisce: “Nel cuore di ognuno, anche nella persona più corrotta, è presente un anelito verso la luce”. Ma a rendere surreali le parole dell’udienza generale è lo scenario, la Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano dove già Papa Francesco la scorsa domenica aveva letto l’Angelus.
L’11 marzo 1965 – 55 anni fa – moriva a Roma all’età di 85 anni il Cardinale Clemente Micara, Vicario Generale del Papa per la Diocesi di Roma dal 1951 alla morte.
Anche la Santa Sede affronta le conseguenze economiche del Covid-19 e decide di venire incontro ai commercianti che in questo periodo hanno introiti diminuiti.
“Nel contrasto alla diffusione del coronavirus,
Qual è il rapporto tra fede e Sacramenti? Un tema difficile e molto dibattuto da secoli di teologia cui la Commissione Teologica internazionale ha dato attenzione nel documento conclusivo dei lavori degli ultimo cinque anni.
“Quando ho letto le meditazioni scritte mi sono commosso: mi sono sentito molto partecipe di questa storia, mi sono sentito fratello di chi ha sbagliato e di chi accetta di mettersi accanto a loro per riprendere la risalita della scarpata”. Papa Francesco scrive una lettera al direttore de “Il Mattino di Padova”, Paolo Possamai, nella quale annuncia che le meditazioni della Via Crucis di quest’anno sono state scritte dalla parrocchia della Casa di Reclusione “Due Palazzi”.
Papa Francesco ha ricevuto stamane un gruppo di Vescovi della Conferenza Episcopale Francese per la visita ad limina.
La sala stampa della Santa Sede comunica che : “In coordinamento con i provvedimenti varati dalle Autorità italiane, in data odierna sono state adottate alcune misure volte ad evitare la diffusione del Covid-19 da osservarsi nei Dicasteri e negli altri Enti della Santa Sede o ad essa collegati e nel Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
È un po’ strana questa preghiera dell’Angelus di oggi, con il Papa “ingabbiato” nella biblioteca, ma io vi vedo, vi sono vicino. E vorrei incominciare anche ringraziando quel gruppo [presente in Piazza] che manifesta e lotta “Per i dimenticati di Idlib”. Grazie! Grazie per quello che fate. Ma questo modo di oggi di pregare l’Angelus lo facciamo per compiere le disposizioni preventive, così da evitare piccoli affollamenti di gente, che possono favorire la trasmissione del virus.”. E’ questo il primo saluto di Papa Francesco all’ Angelus di oggi.
Una vera “geografia missionaria” quella diMadre Tekla”, da Cuba all’India, dagli Stati Uniti e dal Messico all’Indonesia e alle Filippine, dai Paesi Scandinavi, al resto dell’Europa alla Terra Santa, Gerusalemme e Betlemme.
S. Pietro in Vaticano è stazione due volte: il sabato della prima settimana di Quaresima, e il Lunedì di Pasqua.