Papa Francesco lo sottolinea a chiare lettere: “La fraternità, che sgorga dalla coscienza di essere un’unica umanità, deve penetrare nella vita dei popoli, nelle comunità, tra i governanti, nei consessi internazionali”. È un appello che nasce in un mondo che “ha un ardente bisogno di pace” e di artigiani della pace, come dice il Papa e come recita l’appello finale per la pace recitato da tutti i leader religiosi convenuti a questo appuntamento. Perché la pace è “priorità di ogni politica” e Dio chiederà conto a chi non la ha cercata.
“Salva te stesso”. È quello che viene detto a Gesù, quando si trova sulla croce. Mettendo in scena, sul Calvario, “il grande duello tra Dio venuto a salvarci e l’uomo che vuole salvare se stesso. Tra la fede in Dio e il culto dell’io. Tra l’uomo che accusa e Dio che scusa”. Papa Francesco parte dal brano della Passione per riflettere sulla necessità di unità. Una necessità che nasce proprio nel momento in cui Gesù, invece di salvare se stesso, decide di salvare l’umanità.
“Tra l’apertura e la proroga del Concilio, otto mesi circa sono passati. In questo intermezzo la Chiesa, interrogando con un solo sguardo e la sua tradizione infallibile e gl’imminenti pericoli della collettività cattolica, ha riconosciuto un dogma necessario, dove alcuni non volevano vedere che una dottrina fosse incerta e in ogni caso inopportuna”.
“Gli eventi ecclesiali sono (…) più difficili a farsi cogliere per coloro che li guardano, lo dico col massimo rispetto per tutti, al di fuori di una visione di fede e ancor più a essere espressi per un largo pubblico che ne percepisce difficilmente il vero senso”.
“Gli interlocutori di Gesù sono convinti che non ci sia un’alternativa alla loro interrogazione: o un “sì” o un “no”. Ma Egli conosce la loro malizia e si svincola dal trabocchetto” e “si pone al di sopra della polemica”. Papa Francesco commenta così il passo del vangelo di oggi
Che la speranza non muoia” La relazione del Cardinale Mario Zenari al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede aveva un titolo evocativo e importante. Lo scorso 15 ottobre, il nunzio si è seduto in aula nuova del Sinodo, in Vaticano per spiegare agli ambasciatori accreditati la situazione in Siria e la posizione della Santa Sede. Non è escluso che ci saranno altri briefing del genere, su altre situazioni “calde” della Santa Sede.
“Ogni mattina quando arrivo qui nel mio studio nella Biblioteca, prego la Madonna e poi vado alla finestra a guardare la piazza, a guardare la città e lì, alla fine della piazza, vedo voi. Tutte le mattine vi saluto con il cuore e vi ringrazio”.
“Per l’umanità la fame non è solo una tragedia ma anche una vergogna. È provocata, in gran parte, da una distribuzione diseguale dei frutti della terra, a cui si aggiungono la mancanza di investimenti nel settore agricolo, le conseguenze del cambiamento climatico e l’aumento dei conflitti in diverse zone del pianeta.
Ancora con il pensiero ad Assisi per Papa Francesco che nel pomeriggio del 20 ottobre, secondo quanto comunicato dalla Prefettura della Casa Pontificia,
“La Missione da Gesù affidata alla Chiesa non si ferma mai. Dio che ha inviato e sostenuto Gesù è lo stesso che ci manda per il tramite del Suo Figlio e ci sostiene con la forza dello Spirito Santo. Ognuno di noi è inviato a portare l’amore di Dio a tutti e soprattutto ai più bisognosi. Questo significa fare la volontà di Dio ed agire secondo il piano divino di salvezza. Non dobbiamo avere paura! La missione va avanti grazie alla forza dello Spirito Santo. Senza di Lui non possiamo fare nulla”. Lo ha detto Monsignor Protase Rugambwa, Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, presentando stamane la Giornata Missionaria Mondiale che si celebra domenica prossima 18 ottobre
Un patto educativo globale, che coinvolga istituzioni scolastiche, ma anche artisti e media, e che proponga un nuovo modello di educazione per superare le emergenze del mondo. Collegato in videomessaggio alla Pontificia Università Lateranense, dove si svolge l’evento, Papa Francesco delinea in sette punti quello che lui ritiene essere il percorso da fare per cambiare il mondo a partire dall’educazione.
Stamane il Papa ha provveduto a confermare e integrare il Consiglio di Cardinali per aiutare il Santo Padre nel governo della Chiesa Universale e per studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica “Pastor Bonus” sulla Curia Romana.
Papa Francesco ha nominato stamane il successore del Cardinale Giovanni Angelo Becciu come Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. La scelta è caduta su Monsignor Marcello Semeraro.
Il 15 ottobre 2005 moriva a Roma all'età di 90 anni il Cardinale Giuseppe Caprio.
Rinviata al 27 ottobre la udienza per le accuse di abusi sessuali a Gabriele Martinelli e Enrico Radice. Solo allora verranno interrogati e il tribunale scioglierà la riserva su alcune prove presentate dalla difesa. Oggi nel tribunale dello Stato della Città del Vaticano sono stati letti i capi di imputazione.
Papa Francesco ha nominato Membro Ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze José Nelson Onuchic, Professore di Biofisica Molecolare alla Rice University di Houston.
Il Papa per la prima volta dalla ripresa delle Udienze Generali dopo il primo lockdown saluta i fedeli presenti in Aula Paolo VI solo da lontano. "Io vorrei fare come di solito, scendere e avvicinarmi a voi per salutarvi, ma con le nuove prescrizioni meglio mantenere le distanze", dice il Pontefice subito dopo i saluti in lingua italiana.
“La preghiera dei Salmi” è questo il tema scelto da Francesco per l'Udienza Generale di oggi che si svolge nell'Aula Paolo VI. "Leggendo la Bibbia ci imbattiamo continuamente in preghiere di vario genere. Ma troviamo anche un libro composto di sole preghiere, libro che è diventato patria, palestra e casa di innumerevoli oranti. Si tratta del Libro dei Salmi", spiega subito il Papa.
“Nel pomeriggio di oggi, alle ore 16.00, ha avuto luogo un incontro del Consiglio dei Cardinali che, a causa della situazione sanitaria globale, si è svolto online.”
“È l’ora che i laici facciano un passo avanti, un passo in più. E trovino nella Chiesa lo spazio necessario per farlo, il modo per rispondere alle loro vocazioni”.