È il giorno delle 24 Ore per il Signore, il giorno della Penitenza, il giorno della Riconciliazione. Ma è anche il giorno che Papa Francesco ha scelto per consacrare “noi stessi, la Chiesa e l’umanità intera, in modo speciale la Russia e l’Ucraina” al Cuore Immacolato di Maria. Si uniscono a lui i vescovi di tutto il mondo, e in particolare il Cardinale Konrad Krajewski da Fatima, inviato dal Papa lì dove la Madonna chiese la consacrazione, ma anche Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, padre e capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, dal santuario di Zarvantysya, il santuario nazionale degli ucraini.
Il predicatore pontificio ha tenuto la terza meditazione del tempo di Quaresima 2022 dal tema: "Prendete, mangiate: questo è il mio corpo” - Una catechesi mistagogica sull’Eucaristia".
“Della vita, & morte di S. Lorenzo Martire si è già detto”, ripete Pompeo Ugonio stancamente quando arriva alla ventiquattresima chiesa nella sua guida del 1588 alle stazioni quaresimali.
“Può far bene, non solo a voi, ma a tutti i sacerdoti confessori, magari approfittando del tempo quaresimale, rileggere e meditare la Nota sul foro interno e l’inviolabilità del sigillo sacramentale, pubblicata dalla Penitenzieria Apostolica nel 2019”.
“In considerazione del rallentamento della pandemia, seppur con velocità diverse nelle singole Nazioni, non intendiamo offrire altre linee guida per le celebrazioni della Settimana Santa: l’esperienza che le Conferenze Episcopali hanno maturato in questi anni è certamente in grado di affrontare le diverse situazioni nel modo più conveniente, sempre avendo cura di osservare le norme rituali contenute nei libri liturgici”. Lo afferma una nota della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti rivolta ai vescovi e alle Conferenze episcopali in vista della prossima Settimana Santa.
Per Papa Francesco, gli Orientamenti per la pastorale interculturale appena pubblicati dalla sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per lo Sviluppo Integrale “traducono in maniera concreta l’invito a far crescere una cultura dell’incontro” e ci invitano “ad ampliare il modo in cui viviamo l’essere Chiesa”.
L’appuntamento è alle 17. 00 nella Basilica di San Pietro, la celebrazione penitenziale rito che si rinnova ogni anno e quest’anno anche la Consacrazione al Cuore di Maria. Oggi la Chiesa celebra la Annunciazione a Maria .
Era gremita di gente la chiesa di San Sebastiano sull’ Appia antica questa mattina per dare l’ultimo saluto a Fabrizio Bisconti, professore di archeologia cristiana, scomparso prematuramente il 22 marzo scorso.
Per Papa Francesco è “insopportabile vedere quello che è successo e sta succedendo in Ucraina”, una “guerra vergognosa” che prova proprio la presenza di una cultura “di potere e sopraffazione”. Ma purtroppo – aggiunge – “questo è il frutto della vecchia logica di potere che ancora domina la cosiddetta geopolitica”. Papa Francesco affronta il tema della guerra in Ucraina incontrando il Centro Italiano Femminile, unito nella 31esima assemblea elettiva. E alle donne il Papa affida il mandato di formare ad una nuova prospettiva, una nuova logica che parta dalla cultura della cura. “Voi potete cambiare il sistema”, dice Papa Francesco alle donne.
Di fronte all’interesse dei giovani per l’ecologia, e al fatto che la mentalità mondana “inquina anche l’ecologia e la rende ideologica e superficiale”, è possibile aprire un nuovo campo di educazione, fondato sull’orizzonte di Dio che “è quello di un’ecologia integrale, che tiene sempre insieme la dimensione ambientale e quella sociale, il grido della Terra e il grido dei poveri”. Lo dice Papa Francesco incontrando i Fratelli Maristi riuniti in conferenza generale.
Ad un anno esatto dalla dichiarazione di guerra dell’Austria-Ungheria alla Serbia che diede il via al primo conflitto mondiale, Papa Benedetto XV il 28 luglio 1915 scriveva l’esortazione apostolica Allorchè fummo chiamati, rivolta ai popoli in guerra ed ai loro governanti.
Nei giorni 28 e 31 marzo Papa Francesco incontrerà singolarmente le delegazioni dei popoli indigeni canadesi, accompagnati dai propri Vescovi, per ascoltare le loro testimonianze. Lo ha riferito Matteo Bruni, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
Il Motu Proprio “Assegnare alcune competenze”, in vigore dal 15 febbraio 2022, al proposito delle intenzioni delle Sante Messe così dispone: «La riduzione degli oneri delle Messe, da farsi soltanto per causa giusta e necessaria, è riservata al Vescovo diocesano e al Moderatore supremo di un Istituto di Vita Consacrata o di una Società di Vita Apostolica clericali».
Una Ave Maria per le vittime della guerra, con la consapevolezza che “non c’è vittoria nella guerra. Tutto è sconfitta”. Il saluto e il ringraziamento alla Polonia, che accoglie i rifugiati, e l’auspicio che “l’atto di consacrazione dei popoli al Cuore Immacolato di Maria porti la pace al mondo intero”. L’invito ai polacchi di unirsi all’atto di consacrazione, anche perché a Fatima ci sarà il Cardinale Konrad Krajewski come inviato del Papa per consacrare da lì dove tutto ebbe inizio.
Di fronte ad una società sempre più politicamente corretta, che non ci permette di considerare il valore degli anziani, siamo chiamati a renderci conto che invece anche la trasmissione della fede ha bisogno di una storia vissuta, perché altrimenti “difficilmente può attirare a scegliere l’amore per sempre, la fedeltà alla parola data, la perseveranza nella dedizione, la compassione per i feriti e avviliti”. Ma la testimonianza deve essere leale, altrimenti è ideologica, è propaganda, è un tribunale in cui si condanna il passato. E lancia l’idea di un ascolto degli anziani negli itinerari di catechesi.
“È trascorso quasi un mese dall'inizio della guerra in Ucraina che sta causando sofferenze ogni giorno più terribili a quella martoriata popolazione minacciando anche la pace mondiale.
Il 22 marzo 1982, esattamente 40 anni fa, moriva il Cardinale Pericle Felici, il porporato che annunciò al mondo le elezioni dei Sommi Pontefici Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II al termine dei conclavi del 1978.
"Oggi ho parlato con Sua Santità Papa Francesco e lui ha detto parole molte importanti. Capisco che voi desiderate la pace, capisco che dovete difendervi, i militari difendono, le persone civili difendono la propria patria, ognuno la difende. E io ho risposto: il nostro popolo è diventato l'esercito, quando ha visto che male porta con sé il nemico". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo in videoconferenza al Parlamento italiano riunito in seduta comune e annunciando in precedenza la telefonata con il Papa sul proprio account ufficiale Twitter.
“Il sacramento della Riconciliazione, sacramento di guarigione, è anche per eccellenza il sacramento della gioia(…)Certamente parliamo di una gioia soprannaturale, che non possiamo confondere in alcun caso con la cessazione o l’eliminazione del senso psicologico di colpa”.
Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto in Udienza il Presidente della Repubblica del Libano, Michel Aoun, il quale si è successivamente incontrato con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da Monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati. Il colloquio privato tra i due è durato circa 25 minuti.