Advertisement

Nella memoria di Puglisi l'imposizione del Pallio all' arcivescovo di Palermo

L'arcivescovo di Paleremo riceve il Pallio  |  | Gugliemo Francavilla
L'arcivescovo di Paleremo riceve il Pallio | | Gugliemo Francavilla
L'arcivescovo di Paleremo prega alla tomba di Pino Puglisi |  | Gugliemo Francavilla
L'arcivescovo di Paleremo prega alla tomba di Pino Puglisi | | Gugliemo Francavilla

Un giorno speciale per la Chiesa palermitana. Il 21 Ottobre si celebra la memoria liturgica del beato Pino Puglisi, il sacerdote che ha saputo dire no alla mafia applicando gli insegnamenti del Vangelo.

In una Cattedrale gremita di fedeli, la Diocesi di Palermo si è stretta intorno al suo pastore, l’arcivescovo Corrado Lorefice, per partecipare alla messa che ha dato il via all’Anno Pastorale 2016/2017, nel ricordo di “3P” – come è soprannominato il Beato Padre Pino Puglisi. La solenne Liturgia è stata preceduta dai ringraziamenti del neo Vicario generale e moderatore della Curia locale, monsignor Giuseppe Oliveri, il quale ha espresso parole di elogio verso Papa Francesco, per aver donato a Palermo, una guida come Lorefice, "sempre disponibile al dialogo e mai altezzoso nei comportamenti".

A seguire la imposizione del Pallio avvenuta per mano del Nunzio Apostolico in Italia, Adriano Bernardini, impreziosita dal dono dell’anello del pontificato di Papa Bergoglio, simbolo tangibile della sede Apostolica.

Nel suo discorso introduttivo, Bernardini ha chiarito l’importanza storica e millenaria dell’Arcidiocesi di Palermo, le cui testimonianze “delle prime comunità cristiane risalgono al II secolo dell’età cristiana”.

Il Pallio -ha ricordato- rievoca un forte valore simbolico, che lega il Successore di Pietro ai suoi coadiutori nelle singole realtà diocesane. Fatto di lana, è un accessorio liturgico che rimanda al Pastore e al suo gregge, che con cura le indirizza sulla retta via dei “pascoli erbosi”. Derivante dalla cultura greco-romana, è stato assorbito dal Cristianesimo per giustificare “la piena Potestà dei Metropoliti nei territori di competenza, in comunione con il Vescovo di Roma”.

Advertisement

Ribadisce Bernardini che: “Papa Francesco è uno dei più grandi doni fatti dal Signore alla Chiesa Cattolica”; l’invito rivolto all’Arcivescovo di Palermo è di svolgere il suo mandato, conscio della responsabilità che gli è stata affidata. Il Nunzio apostolico inoltre ha ringraziato i Cardinali emeriti, Salvatore De Giorgi e Paolo Romeo, che per l’occasione hanno presenziato alla festa della Chiesa palermitana.

Lorefice nella omelia, ha ricordato come in Padre Puglisi, si fonda una piena visione cristiana dell’uomo, dedito al prossimo e fermo nelle proprie idee di giustizia. In lui, “il chicco di grano della parabola evangelica” ha dato copiosi frutti, fino al martirio alla sequela di Gesù Cristo.

Infine, al termine della Liturgia è stato consegnato il Sussidio pastorale ai Vicari episcopali in rappresentanza di tutta la Diocesi. Uno strumento per uniformare la vita ecclesiale siciliana. Come ha ribadito Lorefice: “L’evento si pone sulla scia del Convegno pastorale che abbiamo celebrato sul tema l’Evangelii Gaudium a Palermo, e di uno stile sinodale che dobbiamo progressivamente assimilare come Chiesa palermitana”.

Inoltre – ribadisce il Prelato – l’utilità del Sussidio sarà preziosa “per l’animazione dei tempi forti di Avvento, Quaresima e Pasqua. In tale periodo liturgico nelle singole zone pastorali dell’Arcidiocesi saranno aperti dei Centri di ascolto della Parola guidati da animatori appositamente formati”.

 

 

More in News